-Sulla lettera
del suicida-
In
molti si sono strappati le vesti sulla lettera del trentenne che si è ucciso
perché non trovava lavoro, non ho commentato ne ho espresso il mio pensiero,
non volevo farlo, sarebbe stato squallido e inopportuno!
Partendo
dal presupposto che la lettera sia vera, sinceramente la trovo una cazzata, un
trentenne che si uccide perché (magari laureato e quant’altro!) non trova il
lavoro per cui si è laureato?
Davvero?
Se
devi mangiare, pagare le bollette, un affitto, fai la spesa e quant’altro ma
diventi depresso perché uno studio rinomato ti sbatte le porte in faccia? Davvero?
Ma se devi mangiare mandi a fare in culo la laurea e fai qualsiasi lavoro,
perché ogni lavoro è importante, qualsiasi, dal tipo che sta fuori dai bagni
pubblici e vi dice :”Buongiorno” fino al manager affermato, non trovava lavoro?
Lo aveva cercato realmente o voleva un lavoro per ciò che ha studiato?
Questa
è una domanda stronza ma realista!
Davvero
voi neo laureati pensate di entrare nel mondo del lavoro per ciò con cui vi
siete laureati?
Davvero?
In
Italia?
No,
conosco solo pochi e rari casi che un neo laureato ha trovato il lavoro per ciò
in cui si è laureato, pochi casi, quindi questa fantomatica lettera è vera?
Secondo
me no, un trentenne (e io sono più vicino ai quaranta che hai trenta!) se vuole
lavorare lavora, se si crede una sotto specie di barone perché ha un pezzo di
carta e rifiuta lavori umili (che umili non sono!) per me è un’immensa testa di
cazzo!
C’è
gente che si fa fuori anche se ha un lavoro ben retribuito, ci sono persone che
si ammazzano perché una presunta fiamma gli da il due di picche e arriva questo
trentenne che si ammazza perché alcune ditte gli dicono di no? Davvero? Ma ci
credete?
È
una lettera altamente falsa anche perché chi si fa fuori raramente scrive
lettere, ma lo fa e basta, calcolando poi che chi si vuole uccidere ha il
cervello che non ragiona normalmente ma arriva a formulare cose astratte e una
lettera scritta così bene in italiano è impossibile per un suicida, poi è
anonima, io sinceramente parlando non credo che la lettera sia vera (e lo dico
per esperienza diretta!) ma è un falso per far smuovere gli animi su come la
disoccupazione giovanile sia alta in Italia, poi bisogna vedere realmente
quanti giovani vogliano lavorare, ma questo è un altro discorso!
Quindi
se la lettera è vera la persona che si è uccisa lo ha fatto per motivi
meramente economici, non voleva avere una busta paga normale ma voleva essere
un manager con miliardi da spendere, se è falsa è un buon falso ma mica tanto, se
poi realmente una persona si è uccisa mi spiace ma devo dirvi che sicuramente
non è per il lavoro ma per altro, una cosa più profonda che si annida nella
mente… e io ne so qualcosa!
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