-I ciucciatori
di Oleandri-
A tutte le
vittime
Dell’omofobia!
Serata
perfetta.
Cena,
prima aperitivo preso con calma, un bicchiere non di più e poi la cena, in un
localino tipico quasi all’oscuro, una sensazione intima, effusioni pacate, un
bacio non di più!
Si
paga il conto.
Si
accompagna a casa, un altro bacio rubato sotto la luna, una serata perfetta, il
suo bacio che rimane stampato sulle mie labbra e nella mia mente, un bacio, un
semplice bacio e si cammina a tremila metri sopra al cielo!
“A
Froscio!”
Lascio
perdere!
“A
brutto froscio ciuccia cazzi!”
Lascio
perdere!
“E
ve culo sfondato c’hai dei problemi?”
Lascio
perdere e cammino!
“Froscio
stamo a parlà con tè!”
Cammino
più velocemente e lascio perdere!
“Anvedì
sto succhiacazzi de merda che fa finta de no notarci a sta merda froscia!”
Non
lo sento, il primo colpo non lo sento, un pugno? Un calcio? Non lo so!
Il
primo colpo mi prende alla sprovvista, la schiena si piega, un calcio forse,
alla schiena, una botta terribile, tossisco, mi piego in due, vomito roba
verde, il secondo colpo, in piena faccia, un calcio, riconosco gli anfibi,
anfibi con punta d’acciaio, strano negli anni novanta anche io indossavo quei
stivali, un calcio mi prende sulla fronte, esce sangue!
“Attento
stica che ha il sangue enfetto di aiz che poi diventi froscio e malato! Cazzo
attento!”
Cerco
di parlare, non ci riesco la punta degli stivali me la chiude, denti che
volano, lui ride, non so chi cazzo è, un altro calcio in piena tempia, ride,
vomito sangue e roba strana, mi riduco ad una larva in posizione fetale e
ancora calci, e ancora ridono!
“Anvedi
sto froscio de merda che se copre sto merda vediamo se more!”
Calci,
ancora calci, la schiena si piega, perdo la mia posizione fetale, calci in
faccia, calci ovunque sangue, sputo merda rosso e verde, e i calci aumentano,
quanti cazzo sono?
Calci!
Qualcuno
mi alza solo per prendermi a pugni in faccia, non vedo più, il sangue copre
tutto!
“Attento
a Roma che se ti becchi l’infezzione puoi muori da froscio, cazzo attento
prendilo a sprangate!”
Appare
un tondo, lucido, di ferro, il primo colpo non lo sento, il secondo si, le
gambe fanno Giacomo Giaco o, le ginocchia sono rotte, poi lo stomaco, le reni,
la faccia, l’occhio pesto e ancora più pesto, loro ridono e picchiano, sputo
sangue, roba verde, chiedo pietà!
“Sto
froscio de merda chieda pietà, a merda, a infame, cor cazzo che te do la pace
merda incula bambini, fanculo merda e enculati merda!”
Altre
botte, non le sento neanche più, non sento più il mio corpo!
Finiscono
il pestaggio, ridendo, “Dajie che ormai è mo0rto sto froscio de merda!”,
ridono, ridono! Uno si apre la patta e mi piscia in testa urlando :”Te piace
merda vero?”, non respiro bene, la mia faccia è completamente distrutta, il mio
corpo idem, loro ridono, mi pisciano addosso e ridono, ridono, sputo sangue
dalla bocca e dalle ferite, loro ridono!
“Enbè
avemo la benzzina damile foco a sto froscio de merda!”
Liquido
in faccia, liquido su tutto il mio corpo, cerco di muovermi, non ci riesco, ho
le gambe rotte, non posso muovermi, le braccia sono messe anche peggio, sputo
sangue, liquido ovunque, ridono!
“Diamole
foco a sto froscio de merda del cazzo!”
Sento
il caldo sulle gambe, ridono, il fuoco mi prende tutto, vomito sangue, prendo
fuoco e loro ridono, urlano faccetta nera, ma che cazzo gli ho fatto io a loro,
loro ridono e mi pisciano addosso, loro ridono, ridono di gusto!
Sto
andando a fuoco!
“Oh
ma sti cazzi cazzo sto froscio di merda sta andando a puttane e ora che si fa?
Si va a caccia d’ebbbbrei?”
Vomito,
il mio corpo è carbonizzato, il mio ultimo attimo, penso a ciò che amo, a ciò
che ho amato, penso a tutto questo mentre i miee assalitori se ne vanno, tanto
sono già morto a venti metri da casa mia….