-La mia su
“Doctor Who (il decimo dottore) volume primo” di Abadzis e Casagrande-
Toccare
Doctor Who è sempre rischioso!
Lo
dico per esperienza diretta!
Il
buon dottore ha due tipi di fan, il fan accanito (ovvero io!) e il fan che
“quanto è figo!”, di quest’ultimi fan non voglio parlarne!
Un
vero fan della saga del Dottore legge, ascolta, acquista ogni singola cosa che
riguarda il Dottore, non si parla di fan ma di drogati e io ne faccio parte,
amo, anzi adoro il Dottore, in qualsiasi sua forma, colore e quant’altro, sono
un fan (del tipo che spende soldi su soldi su qualsiasi cosa che riguarda il
dottore!)!
La
Titan decide di stampare delle storie a fumetti (che insieme ai romanzi e ai
radio dramma completano l’universo estremo del buon Dottore!) dedicate al
Dottore, crea testate su testate, erano anni che attendevo la loro
pubblicazione italiana e poi la Lion (e mi chiedo come farà a pubblicare il
tutto del mondo del Dottore!) decide di pubblicare in Italia le avventure mai
narrate (dalla serie TV!) in Italia!
Ho
finito il preambolo delirante!
Parliamo
dell’albo, questo volume si può leggere in due modi, da lettore di fumetti e da
fan del Dottore, i primi storceranno il naso, adducendo che la storia è banale
e alquanto stupida, non c’è un eroe ne altro, questi primi non gli considero,
sono idioti, e poi ci sono persone come me che amano il dottore e che leggendo
questo volume s’emozionano!
Le
due storie riprodotte in questo volume sono a pieno diritto storie del Dottore,
chi guarda la serie TV ha dei buchi e i romanzi, i fumetti, e i radio dramma
compensano, danno altre prospettive su ciò che fa il Dottore quando non è sul
teleschermo, le storie sono belle, si, per i vari appassionati della serie,
ameranno questo volume e lo ameranno tanto!
I
disegni!
Personalmente
amo come disegna la Casagrande, è una mia colpa, non lo mai detto ma adoro come
disegna, il rendere vivo un attore di carne e ossa come il decimo dottore,
renderlo fumettisticamente quanto basta ma al contempo renderlo umano e
renderlo il Dottore non è da tutti, la Casagrande ci riesce alla perfezione, il
suo dottore è la raffigurazione su pagina di ciò che si è visto in TV, ed è una
cosa alquanto difficile, a mio modesto avviso!
Parlo
delle espressioni che la Casagrande riesce a riportare su carta, sono
grandiose, leggere questo volume è come il vedere un episodio, è riuscita a
rendere più umano (ed è difficile farlo!)
il decimo Dottore, le smorfie, i visi e tutto il resto…. Si amo questo
volume. Lo amo perché da un tassello all’epopea del buon Dottore e se non fosse
per la Casagrande questo tassello sarebbe stato monco e di questo sono
fortemente convinto!
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