-La mia su “La
Famiglia Fang (il film)”-
Diciamo
subito che questo film è un film piccolo (e con piccolo intendo non che non
abbia avuto un budget ma un film che non provoca un’attesa spasmodica nel
vederlo!) ma girato bene e montato meglio, la storia in sé non ha buchi in
sceneggiatura e posso ammettere che è stato scritto bene (da notare il sapiente
uso dei flashback, che io adoro come il regista gli ha gestiti!) sul piano
meramente tecnico è un bel film!
Ok,
dopo la barbosa spiegazione tecnica passerei a scrivere ciò che è il film, a
vedere il trailer si direbbe un film giallo, non lo è, anche perché si capisce
fin da subito che non è un giallo ma è qualcos'altro, non è una commedia e a
dirla tutto io lo definirei un film psicologico, occhio, non un film
psicologico alla Lynch ma è molto ma molto psicologico!
La
storia del film è di una famiglia formato da un padre, una madre e due figli
che fanno performance “alternative” d’arte, la storia si snoda in una
quarantina d’anni, dalla prima performance del padre e della madre e finisce
con una rivelazione estrema (che ovviamente non vi dirò anche se si capisce
dopo venti minuti di film!)!
Ma
allora di cosa parla questo film?
Di
una famiglia?
Sotto
un certo senso sì!
D’arte?
Assolutamente
no!
Questo
film parla dell’egoismo estremo di una coppia (e vederlo in questo periodo di fertility
day e quant’altro è un toccasana per come la penso sulla famiglia!), c’è un
uomo e una donna a cui capita di avere una figlia, queste due persone sono “artisti”
e quindi pensano bene di far entrare la figlia nelle loro performance, poi
nasce un altro figlio e anche lui viene introdotto nella follia artistica dei
genitori, sembrerebbe a prima vista una cosa divertente, non lo è!
Questo
film toglie un velo che molti genitori non capiscono, non si diventa genitori,
si nasce madre o padre, non lo si diventa, ed è anche per questo che questo
film mi piace, due genitori squilibrati (che era meglio se si masturbavano e
basta!) impongono le loro scelte di vita ai figli e poi i danni vengono fuori!
La
figlia (una Kidman che per la prima volta mi è piaciuta molto!) è un’attrice
fallita che non riesce a controllare la propria rabbia e i propri fantasmi e ha
un senso di odio/amore verso due scriteriati genitori!
Il
figlio (che conosco l’attore ma non mi ricordo il nome, scusate!) è uno
scrittore di bassa lega che ha il blocco dello scrittore nel suo terzo romanzo
e che preferirebbe non avere una famiglia invece di averla!
Questo
film è una spiegazione a tutti quelle persone che vogliono crearsi una
famiglia, pone delle domande, ovvero :”Siete pronti veramente a mettere al
mondo un figlio?”!
Questo
film non sarà mai un cult e non entrerà mai nella storia del cinema ma è un
film molto importante e lo è perché scoperchia una certa mentalità ottusa e
stupida della famiglia, poi c’è una frase detta dal padre che a mio avviso
spiega perfettamente la paternità (ovviamente non ve la dirò, anche perché è
verso la fine del film!), insomma non è un giallo ma è un film sul concetto di
famiglia e su ciò che comporta sulla psiche dei figli, bisognerebbe vederlo per
chi ha già una famiglia e per chi sta pensando di averla, o meglio per chi ha
dei figli e per chi vorrebbe averli… il mio personale voto sul film in sé è un
sette su dieci, su ciò di cui parla è un dieci e lode!
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