A
volte mi capita di pensare a vari concetti alti, mi capita di rado ma a volte
succede (il brutto nell’avere una mente nata filosofica e cresciuta nella
filosofia pura grazie a mio padre che mi poneva domande su domande su come la
pensavo su determinate cose e così via!), stavo dicendo, a volte penso al bene,
o amore che dir si voglia, o meglio al sentimento che fa provare qualcosa come
l’attaccamento ad un’altra persona, che sia amore o bene, a volte penso che
voglio bene alla mia gatta e che adoro ogni suo atomo (anche quando fa la pazza
e fa casino durante la notte!), amo la mia gatta, come amo i miei famigliari di
sangue e quelli che si sono aggiunti, si voglio bene a queste persone, la mia
famiglia l’adoro con le sue pecche e i suoi onori, amo mia madre e mio
fratello, amo mia cognata e i miei meravigliosi nipoti, amo mio zio e mia zia e
mio cugino e mia cugina e la mia bis cugina di tre anni, si amo tutti loro,
sono la mia famiglia e se anche non può essere naturale gli amo, e farei
qualsiasi cosa per difenderla da tutto e tutti, ma il problema resta, ovvero il
sentimento!
Se
può essere ovvio amare la propria famiglia e la propria gatta (che è mia e solo
mia e di nessun o nessuna altra!) è un po’ meno normale voler bene ad una
persona fuori dalla famiglia, ok, voglio bene a molte persone, i miei amici
nerd, i vari autori di fumetti che ormai siamo arrivati al tu e a sceneggiatori
che mi considerano loro pari (Si Marco ti voglio bene sappilo!), i miei amici
Bipo (che ormai sono diventati una mia seconda famiglia bellissima!), voglio
bene a molte persone che si sono meritate il mio bene, ma, è c’è sempre un ma,
e questo ma è grosso come una casa!
Mi
sono accorto, riflettendo su altro e un lampo mi ha penetrato il cervello e mi
ha fatto capire che siamo nel 2016, ovvero un anno prima del 2017, nel 2017
cadrà un anniversario estremamente importante per me, sarà un anno importante
per me, nel lontano 1997 (anche se è avvenuto prima visto che andavo ancora a
scuola ma diciamo che è stato il 1997!) io non ero ancora maggiorenne, capita a
chi è nato nel 1980, stavo dicendo, nel 97 conosco una persona, un ragazzone
alto e grosso ed estremamente timido, stava ad un angolo in una cucina di amici
comuni (che ora come ora ignora di chi era la cucina e chi erano gli amici!),
io stavo in disparte, si stava preparando un’avventura di un gioco di ruolo
futuristico, non D & D, la cosa buffa e strana è che non ho conosciuto
quella persona quel giorno anche perché io non parlavo e lui non parlava, non
ci siamo presentati!
Passano
i giorni e finalmente ci presentiamo, credo in qualche sessione di giochi di
ruolo in un Mc Donald’s, o altro, non ricordo bene, il fatto è che ci siamo
presentati, all’epoca sia io che Lui frequentavamo dei personaggi che manco
Stan Lee poteva inventare, un nano che si considerava un dio in terra, un gay
che non voleva ammettere di essere gay (per poi fare outing alla persona più
sbagliata che ha sbandierato la sua sessualità ai quattro venti!), uno
psicopatico, una ragazza, l’unica del gruppo a cui tutti facevano il filo (a me
non interessava perché la consideravo brutta all’epoca!), un comunista
asessuato e un cristiano convinto che studiava fisica, questo era il gruppo poi
il nano si è messo con l’unica ragazza del gruppo e quest’ultimo si è distrutto!
All’epoca
credevo ancora nelle cazzate che vomitava il nano, ma Lui era venuto nel nostro
gruppo, ed è lì che ci siamo conosciuti realmente!
Il
nano ha tantissime pecche nel carattere ma bisogna dire che riesce a fare da
collante in un gruppo, ok, io e Lui diventiamo amici, molto amici, al nano la
cosa non va bene e fa di tutto per rompere i coglioni senza riuscirci, succede
il patatrac, il nano si molla con la sua ragazza dell’epoca, sprizza odio da
tutti i pori ma ormai il gruppo che pensava di aver formato si sfalda come neve
al sole, ed io e Lui rimaniamo amici!
Passa
il tempo, ci sono ragazze che verranno dimenticate e nascoste sotto una coltre
di sabbia, ci sono depressioni terribili, ci sono tentati suicidi, c’è un
allontanamento di un anno, ci sono separazioni e ci sono fidanzamenti, c’è il dolore e i richiami d’aiuto sempre
ascoltati, c’è quello che considero amore, c’è tutto e il niente, ci sono
separazioni dolorosi dove Lui c’è stato prontamente come io c’ero per Lui, c’è
stata l’unica litigata in vent’anni che più che litigata la considero una
discussione accesa, c’è stato il “Io porto il tutto per un ottimo Irish Coffe”,
c’è stato i film assurdi visti il sabato pomeriggio, c’è stato il meraviglioso
risotto alla zucca, c’è stato tanto e ci sarà ancora tanto perché col cazzo che
Lui ovvero il mio Bro ovvero il migliore amico che tutti vorrebbero avere ma
che ho solo io!
Ho
scritto questa cosa per rendere omaggio ad una persona che per me ha
significato tanto (non è morto!) e continua a significare tantissimo, perché Un
amico come il Bro in pochi lo hanno, in pochissimi, mi sento fortunato ad
averlo? Si! Molto! Perché io non ho un migliore amico come hanno tutti gli
altri io ho un Bro, uno di famiglia e so di certo che se ho bisogno lui è in
prima linea come lo sarei io per lui….
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