venerdì 25 marzo 2016

-Un racconto o forse tre-

-FedeSperanzaCarità-


Fede

La signora F., vedova da quando aveva vent’anni, si preparava con cura tutte le volte che doveva andare in chiesa e c’andava tre volte al giorno, al mattino, al pomeriggio e alla sera; s’accoccolava placidamente in fondo alla navata della chiesa, sulle ultime panche, apriva il suo libercolo rilegato in pelle nera e borbottava qualcosa, così tutti i giorni.
La signora F. faceva questo triplice “sacrificio”, anche se per lei non era così, lo fece per sessant’anni, dalla morte del marito, la signora F. aveva ottant’anni, e non mancò mai alle sue tre volte in chiese e alle sue tre volte l’accoccolarsi nell’ultima panca a borbottare frasi senza un senso secondo il parroco!
Aveva centodieci anni quando morì, e fino alla fine andò in chiesa tre volte al giorno tutta agghindata, a pregare o a borbottare in fondo alla chiesa, morì sola, non aveva figli ne parenti ma c’è un ma!
Sul suo testamento non chiese un funerale cristiano, il parroco ci rimase male, berciò ai quattro venti che una donna così devota non volesse il funerale cristiano, il testamento era chiaro, non voleva assolutamente un funerale cristiano; il parroco inorridito penso ad una donna comunista o atea o quant’altro, non era nessuno di queste!
La signora F. era riuscita a scampare alle leggi razziali, era scappata, da sola lasciando marito e figli in una nazione che non si poteva considerare sicura, erano morti, si era rifugiata in un “porto libero”, aveva vissuto la sua vita e la sua religione o etnia che dir si voglia nell’ombra, aveva rifiutato il funerale cristiano per un semplice motivo, non era cristiana, andava tre volte al giorno in chiesa e recitava il Kaddish per le sue perdite, non credeva nel cristo ma nella sua religione, pregava a modo suo in un luogo di culto e basta, recitava i salmi e accendeva sempre tre candele, una per suo marito, morto nelle docce all’età di ventun anni, al suo primo genito gasato nelle docce a sette anni e a sua figlia la più piccola morta spiantata contro un vagone a solo otto mesi di vita, pregava per loro!
Il parroco sapendo la storia della signora F. non poté far niente, assolutamente nulla, non ci fu funerale ne altro, niente di niente, il parroco non gli diede neanche l’estrema unzione, era di una religione diversa dalla sua, la seppellirono in una tomba anonima, senza cerimonie ne altro, un funerale laico, una cosa veloce, niente di che, la fede della signora F. non contava, i vari Kaddish che recitava tre volte al giorno in una chiesa cattolica non erano serviti a nulla, non erano serviti a nessuno, la vecchietta gobba che tre volte al giorno andava in chiesa agghindata non era un essere umano perché non era cristiana… poi il parroco viene allontanato dalla diocesi perché aveva un certo vizietto ma questa è un’altra storia!    

Speranza

La mano s’abbassava, sempre più a fondo, era ciò che voleva, senza se e senza ma, lo desiderava, non poteva farne  a meno, lo desiderava con tutta se stessa ma lui, lu9i, era impegnato con un’altra che magari faceva ciò che magari non faceva lei, per lui avrebbe fatto tutto, qualsiasi cosa che gli avrebbe chiesto!
STOP
Festa di uno,, ci sono tutti, non posso non andarci, vado lì, riconosco qualcuno, qualche compagno di classe, lui non c’è, mi rattristo, bevo, bevo duro, lui non c’è, poi arrivo, faccio la troia, lui non sa cosa pensare, si è mollato da poco dalla sua ragazza, ne approfitto, faccio la troia, ne ho bisogno, lo amo, lo amo troppo, lui non mi caga e io continuo a fare la troia, mi struscio e cerco di farli capire che ho voglia di lui, ma lui non mi caga, è preso a filosofeggiare con dei suoi amici, non mi caga neanche di striscio, lo odio, lo amo, non lo so, perché non mi caga?
Vomito per il troppo bere alcolici consumati a cazzo!
Vomito, lui mi vede, non mi vede in realtà, se ne va dalla festa, non mi caga, sicuramente è un frocio se non mi caga, un bastardo di merda, vomito, e vomito ancora, quel frocio!
Mi risveglio seminuda in una stanza che non è la mia, ho mal di testa, voglio tornare a casa, mi muovo e mi fa male tutto, cosa cazzo ho fatto ieri sera?
Nulla mi dicono, a parte urlare bestemmie e offese verso lui, poi ho vomitato e mi sono ritrovata qui in un letto sconosciuto a dormire, domani sarà una giornata pesante per chiunque!

Carità

La sua timidezza era stoica, aveva paura di tutto, di qualsiasi cosa, la sua ragazza lo stava per lasciare e lui doveva decidere se mollarla prima di incominciare una nuova storia certa!
Il portafogli era pieno!
La tristezza era ancora più piena, il tipo si sedette, un barbone si avvicinò!
“Cos’hai tipo?”
“Nulla!”
“Non raccontarmela me, sono più vecchio di almeno vent’anni!”
“Nulla!”
“Davvero, non direi!”
“Cosa vuoi??”
“Nulla, magari il parlarne potrebbe schiarirti le idee!”
“Non saprei!”
“Provaci!”
“Ok… amo una ragazza che non è la mia ragazza, ma amo anche la mia ragazza, e sinceramente non so cosa scegliere, un amore clandestino, un amore vero? Un amore che mi porterebbe infelicità? Un amore falso visto e considerato che amo un’altra? Cosa cazzo devo fare? Secondo te è normale? No, non lo è! Cazzo!”
“Calma ragazzo, vuoi un consiglio? Te lo do, ciò che ami e che viene ricambiato non va scambiato per nessun tesoro al mondo, devi saper inghiottire la merda di un rapporto di coppia, devi saper che non sono tutte rose e fiori, e soprattutto tra vent’anni con chi ti vedi, rifletti figliolo?”
“Non lo so, sono confuso!”
“Sei confuso? Fanculo, hai due donne che ti amano e tu fai lo stronzo? Dai amico scegli quella che vorresti ritrovarti nel letto tutti i giorni!”
“E’ difficile da scegliere!”
“Ma porco di un cazzo non lo è affatto,  calcola questo, ti ama nonostante tutto? Si, è la ragazza per te, non lo fa non lo è!”
“Quindi meglio il vecchio per il nuovo?”
“Porcadiunatroiaimpesta, certo che si!”

Mi allontano, ritorno, mi guarda con occhi da padre, alza la mano, sospiro, sbuffo per l’alcool, lo guardo, mi guarda, passano secondi, forse anni, forse secoli, i suoi occhi azzurri, il suo odore di morte, lo guardo, lui guarda me, è superiore a me, e di molto ed è un barbone, che ora forse è morto, forse è un angelo, la mente divaga, gli voglio bene, non so il perché lo guardo, lo squadro, è un barbone che mi ha parlato come un amico di lunga data… lo fisso, lui mi guarda, mi fa un occhiolino del tipo “Sei una persona debole ma puoi riuscirci!”, lo fermo per un secondo, mi fissa, io fisso lui, ci guardiamo, gli do venti euro e lui mi dice che sono troppi, io ribadisco di no, c’abbracciamo, lui è felice, io meno, ma lui ringrazia dicendoti che :”Ciò che avanza te lo porto… giuro!”, non me lo ha mai portato… ma va bene così! 

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