-La mia su “Tobiko”-
Avrei
voluto scrivere questa mia domenica scorsa, non ci sono riuscito, e me ne
dispiaccio, in compenso ho riletto questo volume per farmi un’idea
organicamente più precisa su questo lavoro, ho riletto il volume per la seconda
volta anche perché sulla prima mi è sembrato che non avessi capito tutto,
tutto, forse lo capito!
Alla
prima lettura mi è sembrata una favola un po’ strampalata, c’è una bambina che
raccoglie piume per poter volare e c’è un orso, niente di che, lo devo
ammettere, ma questo volume va riletto molte volte, non è una favola, per
niente, non c’è il lieto fine o qualsiasi altra cazzata che vi hanno insegnato
le favole, no, per niente!
Il
disegno che a primo acchito può sembrare banale o da libro per bambini si
trasforma in un film, un film d’animazione, ovvio, ma sempre un film, le pagine
di sequenza quando la bambina cade sono delle vere e proprie opere d’arte dell’animazione
(per quanto ne so l’autrice è nata come animatrice, magari sbaglio e spero che
lei mi correggerà su questo mio potenziale errore!), è un fumetto, che da
molto, forse troppo ma il messaggio che l’autrice da è talmente sottinteso che
va riletto, adoro questa autrice solo per questo, non è un messaggio diretto,
tipo pugno, è un messaggio sottinteso, non voglio fare spoiler perché voglio
che tutti leggano questo albo!
La
genialità dell’autrice, e non so se sia voluto o meno, è che ad una prime lettura,
magari veloce, la storia è banale e già letta, poi però capita al lettore più
attento (e mi spiace ma io sono molto attento!), gli sfugge determinate cose, o meglio, il
senso di determinate scene, quindi lo rilegge e trova strati e strati di
scrittura “delnondettomadovetecapirlo”!
Secondo
me questa prima fatica fumettistica è grandiosa, la storia a più strati (si
tocca l’ecologia, il costante volere essere sempre un passo avanti, l’innocenza,
i sogni, la crescita di una bambina, il volere stare in un posto che si è già
stato prenotato [e quindi il diventare uomo e tralasciare l’infanzia, e parlo
dell’orso!], il concetto stesso di purezza, quando la protagonista non vuole
parlare e l’orso la spinge a farlo, la malinconia che porta la crescita!), in
questo albo c’è tutto, tutto, ho amato leggerlo la prima volta e lo amato
ancora di più nel rileggerlo!
Ci
sono storie che sono immortali, basti pensare a Biancaneve o a Cenerentola, ecco
a mio avviso questa è una storia immortale, una storia che rimane e che
leggerei (se mai dovessi averli!) hai miei figli, ma non è una storia solo per
bambini ed è qui che Maurizia Rubino tira fuori la sua genialità, perché non è
una storia solo per bambini ma per tutti, è una storia bella che fa riflettere
e molto, consiglieri questo volume?
Assolutamente
si, e consiglierei anche di leggero, rileggerlo e rileggerlo ancora, io
personalmente lo considero una pietra miliare moderna del fumetto italiano!
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