sabato 13 febbraio 2016

-Enorme punto di domanda sull'essere e sul proprio Io pensante-

-Héphaisztosz hajóács-


Hsü sung hsü sui kut’ung  jên!
Asce da combattimento che si fondono inesorabilmente in altro, altro ancora, legna che viene spezzata, levigata, trasformata in altro!
Ogni singolo pezzo di legno ha la sua morte in una specifica ascia!
Acero
Boom
Pino
Boom
Cedro
Boom
Il meglio del meglio, prendere la materia prima e trasformarla in altro, una nave, un letto o qualsiasi altra cosa!
LA FUCINA POMPA A PIENO REGIME!
Fuoco e fiamme, sudore, sulfurei pensieri che s’accavallano con il lavoro vero, manuale, che fa sudare ogni singolo poro della pelle, coprirsi bene prima d’intervenire sul materiale, artigiani, lavoratori, fatica e sudore, i muscoli che si disegnano sotto i vestiti, braccia che picchiano furiosamente sul materiale, fronti grondanti fatica e dolore, occhi stanchi che a fine giornata non hanno il tempo per riposarsi come si deve e ogni giorno è uguale al precedente!
Ferro
Boom
Acciaio
Boom
Bronzo
Boom
Martelli divini che picchiano furiosamente, il controllo della forza sta tutto nella mente, il dosaggio saggio della forza, il non affaticarsi troppo, nuvole di vapore che s’innalzano alte nel cielo della fucina, dal nulla il tutto, il creare dove prima non c’era nulla, un ammasso informe di materiale che diventa un qualcosa, sudore, fatica, sputare per terra per il caldo, bestemmiare come non mai, fatica, parolacce, offese a madri e a madonne, picchiare sempre, picchiare per l’eternità, il creare sempre qualcosa di nuovo, il creare sempre e comunque!
Aria
Boom
Terra
Boom
Fuoco
Boom
Acqua
Boom
Il martellare costante che diventa una sinfonia tra le più belle, il rumore assordante, le orecchie che sanguinano copiosamente, gli occhi che lacrimano dolore felice, le mani callose che non smettono mai e poi mai di fare ciò che devono, gambe, muscoli, nervi, pelle che si ritrae per poi ritornare a com'era prima, pensieri che s’annullano all'unisono in un vortice di picchiamenti, ferro su ferro, legno su legno, l’ascia colpisce e frantuma, distrugge, crea, si fabbrica ogni cosa, ogni atomo viene trasformato e reso diverso, si trasforma tutto!
Fiamme che bruciano di più delle fiamme dell’inferno, dell’Ade, spiriti vaganti che s’annichiliscono nella fucina, santi e peccatori vengono schiacciati, distrutti dal martellare frenetico, nessuno si risparmia, nessuno chiede venia o pace, tranquillità, no, nessuno, e giù a martellare freneticamente, il rimbombo che entra nelle orecchie per non lasciarlo più, la fatica che lascia il corpo neanche dopo una dormita sotto gli aceri fioriti, l’odore di fuliggine e sudore che si mescola in un aroma nuovo, un aroma antico, vecchio come il mondo, vecchio come il concetto stesso di vita, picchiare, farlo sempre, ogni singolo giorno, i fuochi non possono spegnersi, il boom boom boom non può fermarsi, non deve fermarsi, mai, cenere e morte, mostri e angeli che s’alternano tra le alte fiamme dell’oblio e della dimenticanza totalitaristica!
Boom
Boom
Boom
Boom!  




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