-Héphaisztosz
hajóács-
Hsü
sung hsü sui kut’ung jên!
Asce
da combattimento che si fondono inesorabilmente in altro, altro ancora, legna
che viene spezzata, levigata, trasformata in altro!
Ogni
singolo pezzo di legno ha la sua morte in una specifica ascia!
Acero
Boom
Pino
Boom
Cedro
Boom
Il
meglio del meglio, prendere la materia prima e trasformarla in altro, una nave,
un letto o qualsiasi altra cosa!
LA
FUCINA POMPA A PIENO REGIME!
Fuoco
e fiamme, sudore, sulfurei pensieri che s’accavallano con il lavoro vero,
manuale, che fa sudare ogni singolo poro della pelle, coprirsi bene prima
d’intervenire sul materiale, artigiani, lavoratori, fatica e sudore, i muscoli
che si disegnano sotto i vestiti, braccia che picchiano furiosamente sul
materiale, fronti grondanti fatica e dolore, occhi stanchi che a fine giornata
non hanno il tempo per riposarsi come si deve e ogni giorno è uguale al
precedente!
Ferro
Boom
Acciaio
Boom
Bronzo
Boom
Martelli
divini che picchiano furiosamente, il controllo della forza sta tutto nella
mente, il dosaggio saggio della forza, il non affaticarsi troppo, nuvole di
vapore che s’innalzano alte nel cielo della fucina, dal nulla il tutto, il
creare dove prima non c’era nulla, un ammasso informe di materiale che diventa
un qualcosa, sudore, fatica, sputare per terra per il caldo, bestemmiare come
non mai, fatica, parolacce, offese a madri e a madonne, picchiare sempre,
picchiare per l’eternità, il creare sempre qualcosa di nuovo, il creare sempre
e comunque!
Aria
Boom
Terra
Boom
Fuoco
Boom
Acqua
Boom
Il
martellare costante che diventa una sinfonia tra le più belle, il rumore
assordante, le orecchie che sanguinano copiosamente, gli occhi che lacrimano
dolore felice, le mani callose che non smettono mai e poi mai di fare ciò che
devono, gambe, muscoli, nervi, pelle che si ritrae per poi ritornare a com'era prima, pensieri che s’annullano all'unisono in un vortice di picchiamenti,
ferro su ferro, legno su legno, l’ascia colpisce e frantuma, distrugge, crea, si
fabbrica ogni cosa, ogni atomo viene trasformato e reso diverso, si trasforma
tutto!
Fiamme
che bruciano di più delle fiamme dell’inferno, dell’Ade, spiriti vaganti che
s’annichiliscono nella fucina, santi e peccatori vengono schiacciati, distrutti
dal martellare frenetico, nessuno si risparmia, nessuno chiede venia o pace,
tranquillità, no, nessuno, e giù a martellare freneticamente, il rimbombo che
entra nelle orecchie per non lasciarlo più, la fatica che lascia il corpo
neanche dopo una dormita sotto gli aceri fioriti, l’odore di fuliggine e sudore
che si mescola in un aroma nuovo, un aroma antico, vecchio come il mondo,
vecchio come il concetto stesso di vita, picchiare, farlo sempre, ogni singolo
giorno, i fuochi non possono spegnersi, il boom boom boom non può fermarsi, non
deve fermarsi, mai, cenere e morte, mostri e angeli che s’alternano tra le alte
fiamme dell’oblio e della dimenticanza totalitaristica!
Boom
Boom
Boom
Boom!
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