-Fæme-
A B. e
A L.
Il
corpo quasi quasi fluido che entra nel cervello senza abbandonarlo mai, il
tutto che viene esasperatamente esasperato come una fiammelina in una notte
oscura!
Tirare
il fiato per un attimo per poi riprendere a correre fino a quando l’acido
lattico non urla :”Fermati stronzo!”, fermarsi tirare il fiato!
TUM
TUM
TUM
Un
battito, due battiti, mille battiti…. Il suo corpo, senza lascività, quasi
incorporeo, quasi immagine, quasi sogno… il tutto che penetra nel cervello e
non lo molla più!
L’eleganza
di un solo e singolare gesto, un’alzata di occhi al cielo, toh guarda è notte!
Arcobaleni
monocolore che s’infrangono tra di loro creando un qualcosa d’incomprensibile,
di mai visto, di umanamente incomprensibile!
Piccola
meraviglia!
TUM
TUM
TUM
Portare
il respiro allo stesso ritmo del battito cardiaco e uno e due, lettere arcaiche
che s’insinuano come se nulla fosse, il suo corpo perdio, il suo corpo, l’α e
l’Ω un’∞ di cose e colori il tutto e il niente, l’inizio e la fine, quasi
cadavere mentalmente parlando, quasi vivo fisicamente parlando!
Una
lezione ad un cuore sporco, fulmini e saette, ancora e ancora il pensiero che
si fa viepiù sempre più fisso, il sogno machiavellico che diventa realtà, il
desiderio di un giovane ragazzino venuto da uno spazio siderale, il suo corpo
perdio, la mente vaga e se ne va in giro come se non ci fosse un domani!
TUM
TUM
TUM
Cos’è
il desiderio?
Cos’è
la voglia spasmodica di qualcosa?
La
lussuria?
Il
voler possedere?
Fumi
grigiastri che s’alzano su una città post apocalittica, frantumi di vita
vissuta che svolazzano tra miasmi e cenere su cenere, ricordi in bianco e nero
che diventano in technicolor, sogni che
non si realizzano e sogni che diventano una pura e semplice e morbida e lucida
realtà, il cuore batte, l’acido lattico in silenzio fa colazione con le poche
proteine aminoacidose che esistono, energia consumata, energia ritrovata…. Il
suo corpo!
TUM
TUM
TUM
Appuntamenti
serali e feriali, appuntamenti mattutini e quotidiani, caffè, paglia e giornale
sotto il braccio, la berretta ben calcata sulla testa, dormiveglia vigile,
posizione fetale, i piedi che cercano il calore dove il calore non c’è,
dormire, sognare forse, il giorno di San Valentino, il giorno dopo e quello
prima, stirare e fare la spesa, gazzelle saltanti, giraffe e tutto il resto,
zebre? Si! Il volersi bene, un abbraccio? Un bacio? Una carezza? Costruirsi il
futuro sulle rovine fumanti del passato, nero, oscurità e luce abbagliante, il
pianeta blu, la luna e tutti gli astri in colonna e in fila indiana con il
numerino stretto in mano!
TUM
TUM
TUM
Bruciare
lentamente in ore e ore di non agonia, il cuore batte, rannicchiarsi sotto le
coperte, aspettare l’alba in alto, su un fiordo gelato, aurora boreale, caleidoscopici
pensieri vetri rotti sotto le scarpe, l’effetto della benzina rovesciata su una
pozzanghera d’acqua, colori e odori, il se e il non se, ▀▄█▌▐░▒▓■□▪▫▬▲►♫ è
giunto il tempo!
TUM
TUM
TUM
“Tira
fuori i coglioni e datti una mossa!”, vocine e vocine, pensierini e pensierini,
disegno time, unire i puntini e i numerini, toh guarda è giorno, toh guarda
appare una macchina che non fabbricano più da quarant’anni, rebus da una o due
parole, una consonante, una vocale, una vocale, una consonante e infine una
vocale, cinque lettere, secondo nome, forse, può darsi, immagini sbiadite,
cancellare il passato e tenere solo ciò che è riuscito a crescere, delusioni e
dolori, amori perduti e dimenticati tra le pieghe di un libro mai letto, segnalibri consumati dallo scorrere del tempo
impietoso e beffardo, il fato, il karma e tutte le puttanate annesse e
connesse, il naso e la gola bruciano sotto l’attacco di alieni arrivati da
Marte, rosso è il pianeta… il suo corpo cazzo, il suo corpo, la lucida
perfezione mentale e fisica!
TUM
TUM
TUM
PROVACI
PER DIO PROVACI E CHE CAZZO!
Mentula
ergo sum, ad minchiam, latinorum a casaccio, il colore rosso in portoghese è
terribilmente sessuale, la playa, spagnolo, nah, pea aroha ana ahau ki a koutou,
forse?
Bella
domanda?
Domanda?
Forse?
Forse
una bella domanda?
O il
forse proprio che si fa fatica a capire, morire dentro, morire fuori, non
morire mai, sarebbe meglio, miluji tě, e diciamolo per dio, in minuscolo?
Si!
Politeista?
Ovvio!
Perché?
Perché
esistono due DEE!
Due?
E no?
TUM
TUM
TUM
u
ntho e babatsehang, si, bestie feroci e aggressive come se piovessero,
posizione fetale, l’uomo vitruviano, madonna Chineke ma ọ bụrụ na-amasị m ị, ok
pensiamo ad altro, letto matrimoniale, il suo corpo, devo pulire casa, il suo
corpo, devo fare la spesa, il suo corpo, ok, non ci riesco mi diru, ke mi ŝatas
ĝin tiel ke duono sufiĉas, cambiare per rimanere uguali, cambiare, messaggi
subliminali in altre lingue, dio abbia in gòloria i vocabolari, repons lan se
wi, mwen renmen Fuck ak mwen ta renmen renmen kòm li merite, e si sa bene che
le prime parole che s’imparano in una lingua straniera sono le parolacce!
TUM
TUM
TUM
“Sei
un cagasotto, al massimo ti dirà che siete solo amici!”, cazzo, fosse facile,
niente e facile, lasciatemi qui sotto coltri e coltri di cose, a non pensare, a
fissare il soffitto, toh guarda una macchia e una ragnatela, posizione fetale,
rannicchiarsi per scacciare i pensieri, padre, pensiero veloce, un fulmine a
ciel sereno, il frur frur che calma, acciambellarsi come niente, dormire,
sognare forse, realtà che s’alternano, che spariscono e che rinascono, Ŀƥ, la
B. e la L., bl insomma, non esiste in italiano la BL, ma neanche la LB, due
lettere, una parola NO, ecco la parola o SI eccone un'altra, stella nera!
TUM
TUM
TUM
Ja! Fan! Jag älskar det!
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