domenica 6 dicembre 2015

-Lo avevo promesso ieri e quindi ecco la mia sull'ultima fatica pubblicata di Davide La Rosa-

-La mia su “Ugo Foscolo- Indagatore dell’incubo”!”-


Partiamo da un presupposto storico!
Conosco Davide dai tempi di splinder, lo seguivo quotidianamente e commentavo quotidianamente qualsiasi sua storia, poi ha incominciato a pubblicare su carta (una cosa di cui me ne faccio vanto è l’avere tutte le sue pubblicazioni a parte i Prussiani!), posso dire di essere un quasi esperto nel modo in cui scrive e disegna, lo dico con tutta la stima che provo per lui e per le sue storie, diciamo o meglio posso dire di essere un veterano delle sue storie!
Detto questo addentriamoci, con cipiglio, al primo volume del LA ROSA UNIVERSE (titolo roboante… lo devo ammettere ma estremamente azzeccato, poi quando uscirà [e lo spero che lo crei!]  un volume intitolato “Ungaretti, ovvero come ho ucciso un milione di volte la Pimpa” sarà un sogno che si realizza!), ovvero “Ugo Foscolo indagatore dell’incubo”!
Sono fortemente convinto che esistano due specifici lettori di Davide, il lettore occasionale, ovvero il tipico lettore che vede la copertina gli piace e dice :”Minchia figo!”, poi lo legge e dice :”Cazzo però i disegni fanno schifo e non ho capito un cazzo!” e poi ci sono i lettori non occasionali, i lettori fissi, i lettori che bene o male hanno sposato sia Davide sia il suo modo personale di scrivere storie, per quanto riguarda i primi questo mio scritto (che è pieno di consonanti!) è meglio che non lo leggano, o meglio magari si, però aspettatevi uno studio approfondito sull’albo, per i secondi, leggetelo e poi confrontate le mie tesi con le vostre!
Forse ho fatto un preambolo molto lungo!
Ok!
 Parto, Davide a prima vista sembrerebbe il tipico autore della cultura Pop, un ‘autore legato alle sue origine (che sono anche le mie tra le altre cose!) culturali e che ci sguazzi dentro come una trota a marzo, bene carissimi, non è così, Davide non è un nerd della silver age canonico, ha una cultura che fa spavento, è riuscito in un volume comico (a proposito grazie, grazie, grazie per il Vegano senza nome, giuro… credo di non aver mai riso così tanto in vita mia… non faccio spoiler ma sappi che sono morto, sono resuscitato e sono morto ancora dal ridere!) a raccontare tutta l’epopea di Foscolo come autore, ha tirato fuori poesie citate in modo di dialogo in modo a dir poco geniali (si amo Foscolo e conosco le sue opere e fidatevi non è facile beccare tutte le citazioni che il buon Davide estrae dal suo cilindro!), è riuscito a far sì che un autore ostico come il Foscolo sia leggibile a tutti!
Ok la storia ma i disegni bercerete voi tossici dei vari Madureira!
Ok, io sono un purista totale del fumetto, voglio un fumetto scritto bene e disegnato bene, o meglio lo esigo, ma qui la mia indomita fede vacilla, la storia è geniale, scritta da Dio o meglio dal triangolo con l’occhio in mezzo ( a proposito… Davide, ma quando è che scriverai un altro libro su Dio?), i disegni? Lo devo ammettere i disegni qui non contano molto per la storia (chi conosce lo stile di Davide sa che non sa disegnare ma visto che nessuno voleva disegnare le sue sceneggiature si è inventato disegnatore!), certo servono ma non più di tanto ma soprattutto i disegni di Davide riescono (e non so perché ne come ci riesca!) a dare qualcosa in più alla storia, non mi vedrei questo albo disegnato da altri, non sarebbe stato giusto, questo albo è un albo di Davide dalla copertina fino alla quarta di copertina, stavo pensando or ora a chi potesse mai disegnarlo… e sinceramente non mi viene in mente nessuno!

Ok, ho parlato della storia e dei disegni, ora potrò finalmente dire come finisce l’albo, allaora l’ultima scena si apre con….     

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