mercoledì 4 novembre 2015

-La mia su Paranoiæ-

-La mia su un gran capolavoro fumettistico-

Lo devo ammettere, mi capita di rado, anzi meno, di urlare al capolavoro per quanto riguarda un fumetto o graphic novel che dir si voglia!
Però ci sono le eccezioni, esistono fumetti che ti tengono incollati alla pagina (disegnata superbamente tra le altre cose!), ed è questo il caso, Paranoiæ è questo caso!
Leggo fumetti da decenni, ho praticamente vissuto tutta la parabola del fumetto tradotto e non in Italia, ho letto pietre miliari tradotte così alla cazzo di cane e fumetti mainstrem, ho letto tanto, quindi bene o male sul fumetto ne so qualcosina, giusto un po’!
Capita per i vari lettori di fumetti d’imbattersi in un albo che non conoscevano, un albo che magari si è comprato per curiosità, ok, non è il mio caso, sapevo cosa stavo comprando e sapevo che mi avrebbe fatto male e molto, Paranoiæ è uno di questi!
Tralasciando il mio passato, tralasciando qualsiasi cosa immaginabile e non, tralasciando il concetto stesso di fumetto… ti arriva per le mani questo volume (che a dirla tutta è curato e stampato grandiosamente!), lo apri, lo sfogli e vedi dei disegni meravigliosi, non conosci l’autore ne altro, ma ti fidi, lo compri e te lo porti a casa per leggertelo con tranquillità, fin qui è la normalità di un lettore di fumetti!
Hai speso venti euro (che è poco, molto ma molto poco !) e vuoi sapere di cosa parla il volume che hai acquistato, magari salti l’introduzione (cosa sbagliata e molto perché va letta attentamente, anche perché da una chiava di lettura seria e altamente precisa su ciò che si va a leggere, si lo letta due volte, ok?) e si parte con la lettura, non facile, o meglio non semplice, se vi aspettate una storia di Tex o Zagor… no, non è questa la storia, il volume si apre in modo quasi anonimo, non ha rimandi o altro, è una tavola disegnata bene con le didascalie, tutto qui (roba da fumetto o meglio da capolavoro fumettistico che in pochi hanno osato fare!), la storia è a due livelli, o meglio è a svariati livelli!
Ok non vi sto convincendo lo so, ve la metto più semplice (non voglio citare i rimandi geniali del volume!), immaginate per un secondo di starvene su una spiaggia, al sole, avete la più gran figa dell’universo affianco, sorseggiate cocktails come se fossero acqua, state da Dio, magari o meglio sicuramente tromberete quella sera stessa con la strafiga pornostar che vi da pure il culo, avete la beatitudine estrema, ok, lo avete immaginato? Bene, ora immaginatevi l’inverso, il dolore, la depressione e tutte le malattie mentali catalogabili, ecco   Paranoiæ è tutto questo, non è felice, non è triste, è la verità che in pochi vogliono vedere, non è una storia (scritta benissimo tra le altre cose!), è una ricerca totalitaristica nelle malattie mentali, il dolore, la tristezza estrema, il pensare di non valere nulla, è tutto qui!
Io sinceramente non lo reputo un fumetto ma un manuale meraviglioso di psicologia, lo devo ammettere non conosco dal vivo l’autore (e la co0sa mi dispiace molto!), ma una persona che scrive e disegna i tormenti, i dolori, la distruzione di una mente così… si merita un Nobel, so che molti diranno che è solo un fumetto ma  Paranoiæ non è solo un fumetto, è uno studio dettagliato e perfettamente riuscito sui problemi mentali o meglio sulle patologie mentali… va letto?

Sicuramente sì, e non solo letto ma studiato e ristudiato, questo volume da tanto e toglie tanto, non è un volume semplice da digerire, non è un volume qualsiasi, è un gioiello che va tenuto in libreria affianco a Maus e ai vari capolavori fumettistici… non è un albo che poi si dimentica, è un una storia che rimane dentro, sia inconsapevolmente sia consapevolmente, è una storia grandiosa, e sinceramente parlando la considererei geniale…  

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