-La mia su un
gran capolavoro fumettistico-
Lo
devo ammettere, mi capita di rado, anzi meno, di urlare al capolavoro per
quanto riguarda un fumetto o graphic novel che dir si voglia!
Però
ci sono le eccezioni, esistono fumetti che ti tengono incollati alla pagina
(disegnata superbamente tra le altre cose!), ed è questo il caso, Paranoiæ è
questo caso!
Leggo
fumetti da decenni, ho praticamente vissuto tutta la parabola del fumetto
tradotto e non in Italia, ho letto pietre miliari tradotte così alla cazzo di
cane e fumetti mainstrem, ho letto tanto, quindi bene o male sul fumetto ne so
qualcosina, giusto un po’!
Capita
per i vari lettori di fumetti d’imbattersi in un albo che non conoscevano, un
albo che magari si è comprato per curiosità, ok, non è il mio caso, sapevo cosa
stavo comprando e sapevo che mi avrebbe fatto male e molto, Paranoiæ è uno di
questi!
Tralasciando
il mio passato, tralasciando qualsiasi cosa immaginabile e non, tralasciando il
concetto stesso di fumetto… ti arriva per le mani questo volume (che a dirla
tutta è curato e stampato grandiosamente!), lo apri, lo sfogli e vedi dei
disegni meravigliosi, non conosci l’autore ne altro, ma ti fidi, lo compri e te
lo porti a casa per leggertelo con tranquillità, fin qui è la normalità di un
lettore di fumetti!
Hai
speso venti euro (che è poco, molto ma molto poco !) e vuoi sapere di cosa
parla il volume che hai acquistato, magari salti l’introduzione (cosa sbagliata
e molto perché va letta attentamente, anche perché da una chiava di lettura
seria e altamente precisa su ciò che si va a leggere, si lo letta due volte,
ok?) e si parte con la lettura, non facile, o meglio non semplice, se vi
aspettate una storia di Tex o Zagor… no, non è questa la storia, il volume si
apre in modo quasi anonimo, non ha rimandi o altro, è una tavola disegnata bene
con le didascalie, tutto qui (roba da fumetto o meglio da capolavoro fumettistico
che in pochi hanno osato fare!), la storia è a due livelli, o meglio è a
svariati livelli!
Ok
non vi sto convincendo lo so, ve la metto più semplice (non voglio citare i
rimandi geniali del volume!), immaginate per un secondo di starvene su una
spiaggia, al sole, avete la più gran figa dell’universo affianco, sorseggiate
cocktails come se fossero acqua, state da Dio, magari o meglio sicuramente
tromberete quella sera stessa con la strafiga pornostar che vi da pure il culo,
avete la beatitudine estrema, ok, lo avete immaginato? Bene, ora immaginatevi l’inverso,
il dolore, la depressione e tutte le malattie mentali catalogabili, ecco Paranoiæ
è tutto questo, non è felice, non è triste, è la verità che in pochi vogliono
vedere, non è una storia (scritta benissimo tra le altre cose!), è una ricerca
totalitaristica nelle malattie mentali, il dolore, la tristezza estrema, il
pensare di non valere nulla, è tutto qui!
Io
sinceramente non lo reputo un fumetto ma un manuale meraviglioso di psicologia,
lo devo ammettere non conosco dal vivo l’autore (e la co0sa mi dispiace
molto!), ma una persona che scrive e disegna i tormenti, i dolori, la distruzione
di una mente così… si merita un Nobel, so che molti diranno che è solo un
fumetto ma Paranoiæ non è solo un
fumetto, è uno studio dettagliato e perfettamente riuscito sui problemi mentali
o meglio sulle patologie mentali… va letto?
Sicuramente
sì, e non solo letto ma studiato e ristudiato, questo volume da tanto e toglie
tanto, non è un volume semplice da digerire, non è un volume qualsiasi, è un
gioiello che va tenuto in libreria affianco a Maus e ai vari capolavori
fumettistici… non è un albo che poi si dimentica, è un una storia che rimane
dentro, sia inconsapevolmente sia consapevolmente, è una storia grandiosa, e
sinceramente parlando la considererei geniale…
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