lunedì 21 settembre 2015

-La mia su :"La mano sbagliata"-

-La mia su “La mano sbagliata”-


Lo dico subito, non sono un lettore accanito di Dylan Dog, diciamo pure che lo snobbo per la maggior volte, ma quando vedo determinati disegnatori non posso non comprarlo, amo alla follia determinati disegnatori e il perdersi una loro pubblicazione sarebbe un peccato estremo per me, ed ecco che arriva “La mano sbagliata”!
Compro l’albo, un albo che dovrebbe far parte della rivoluzione che Recchioni ha portato a Dylan Dog, della rivoluzione sinceramente non m’importa nulla, è un personaggio forte, sarebbe stato più eclatante una rivoluzione su testate tipo Mister No (che non so perché ma è un personaggio che amo alla follia anche se ho letto tipo tre storie in tutto, ma è un personaggio che ha molto da dire secondo me!), non so cosa ha portato la rivoluzione sulla testata (ho sentito voci su un Graucho che fa parte di una setta ed è ricchissimo e altre cose ma non voglio entrare nel merito!) e sinceramente parlando non m’interessa, la cosa che m’interessa invece sono storie scritte divinamente e disegnate ancora meglio e “la mano sbagliata” è una di queste!
Prima d’arrivare alla scrittrice che ha scritto questo numero vorrei spendere una pio di parole sul disegnatore, anzi DISEGNATORE, diciamo subito che io adoro Nicolò Mari, lo seguo da decenni (diciamo dai tempi di Nathan Never e sono riuscito a beccarmi o meglio ad acquistare dei numeri di Glamour!), è uno dei pochi disegnatori che riesce in una vignetta silenziosa a dare un patos e un’energia che in pochi ci riescono (Stano e Milazzo in primis per rimanere sui disegnatori italiani!), Mari nella sua genialità s’evolve sempre e continuamente, basta vedere i numeri da lui disegnati e l’ultimo numero di Dylan Dog… sono due disegnatori diversi (non voglio andare più indietro, perché se no qui non due disegnatori ma una quindicina di disegnatori diversi!), ok, sono un fan sfegatato di Mari, lo ammiro da anni e credo che sia uno dei pochi disegnatori che riuscirebbero a farmi comprare un numero di Tira e Molla se fosse disegnato da lui… e si lo comprerei, ma andiamo sul tecnico, il disegno di Mari in questo numero fa un salto avanti mica da ridere, il suo tratto cambia in certe vignette, non sembra lui o meglio è Lui in modo diverso, riesce in una pagina ha cambiare stile come una persona normale si cambia le mutande, per Mari sembra che sia normale, si auto evolve e riesce in maniera mirabolante a migliorarsi (cosa strana per un disegnatore italiano che di solito trova il suo stile e ci rimane fedele fino alla morte, Mari no, Mari evolve!), è un vero e proprio orgasmo vedere una pagina o meglio una vignetta disegnata da Mari, il suo tratto nel disegnare la faccia di Dylan Dog dice più di qualsiasi altra cosa, non per niente lo considero un vero e proprio genio assoluto del disegno (potrei fare gossip ma non lo faccio!) e affermo (con le bestemmie che mi arriveranno di seguito!) che tra Mignola (che amo alla follia!) e Mari, quest’ultimo gli da una facciata al culo e riporta a tre, il vedere una pagina di Mari non è leggere un fumetto è un puro orgasmo ma ora mi sembra duopo parlare della sceneggiatura (cosa di cui sono avvezzo visto che scrivo ma non so disegnare!) e quindi ne parlerò!
Che dire della Baraldi? A parte che in un solo numero ha rivoluzionato completamente il concetto stesso che sta dietro a Dylan Dog? Che dire che è ciò che ha scritto è uno dei migliori albi usciti per la Bonelli da un ventennio a questa parte? Che dire che sa scrivere da Dio e che è una delle poche persone che mi hanno fatto leggere un albo senza interruzioni (si lo leggevo mentre camminavo in strada!)? Che dire che è riuscita a smontare in modo geniale lo status quo di un personaggio storico della Bonelli? A parte tutto questo, che non è poco, considero la Baraldi (scusami se non ti do del tu, ma non mi sembra il caso!) una delle migliore scrittrici di Dylan Dog, ne ha scritto solo uno… giusto per dire, purtroppo per me non ho mai letto nulla di suo (a parte il numero di Dylan Dog!) ma se i suoi romanzi (non è una novellina alle prima armi ma ha sotto le palle giusto per dire!), sono scritti un centesimo da ciò che ha scritto per Dylan Dog… è brutto dirlo o meglio è brutto per il mio conto corrente ma mi tocca comprare tutto ciò che scrive!
Ok, sono un pseudo scrittore e dopo gli elogi so che vi aspettate le critiche, ok, la sceneggiatura non ha buchi evidenti, o meglio, forse gli ha ma io non gli ho beccati e quindi direi che è una sceneggiatura perfetta, magari a rileggerla troverei buchi ma non ci sono a mio modesto avviso, è una storia che prende e ti lascia uno stranissimo malessere d’inquietudine dentro, ciò che dovrebbe fare un albo dell’orrore qual è Dylan Dog, il vedere un’artista che perde la mano ma che continua nonostante tutto a dipingere è un’idea geniale, a mio avviso, il senso che l’arte è più forte di qualsiasi menomazione è un urlo o un discorso serissimo!
So che è un albo a fumetti, e so che in molti considerano i fumetti una cosa da bambini o da ritardati, ma quest’albo, leggendolo più profondamente (e sinceramente non so se la Baraldi voleva questo, ma deduco di si!) si scoprono altre sfumature che non appaiono subito, di primo acchito, c’è qualcos’altro dietro, ci sono minoranze (odio usare la parola minoranza!) sessuali che vengono avanti e che dimostrano che ci sono, c’è tutto il discorso sugli handicap che viene affrontato in un albo in modo superlativo, c’è dolore e tristezza, il tutto rinchiuso in un singolo albo della Bonelli!
Non so se la Baraldi scriverà ancora un albo della Bonelli, io spero di si, come spero che scriva un albo qualsiasi per qualsiasi casa editrice (e che io comprerò!), non è brava, di più, è una delle poche scrittrici di fumetti (tralasciando l’immensa Ann Nocenti!) che riesce a dare spessore psicologico e fisico ad un personaggio… e fidatevi cari lettori non è da tutti, ci vogliono le così dette palle per farlo e posso dirlo senza nessuna smentita che la Baraldi è (e finalmente direi!) la nostra Ann Nocenti… e spero che scriverà ancora tantissime storie per qualsiasi albo della Bonelli!

P.S.: Se non conoscete Ann Nocenti andate a leggervi ciò che ha scritto per Daredevil… e poi capirete il tutto!


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