“Per una seria
rivincita femminista”
A tutte le
“Cadute”
nell’olocausto
Chiamato femmicidio!
Prima
d’entrare nel punto focale di questo mio scritto voglio scrivere a braccio ciò
che vi aspetterà nelle prossime righe (si, insomma una sotto specie
d’introduzione!), parlerò di ciò che le donne hanno subito negli anni, di ciò
che non hanno ottenuto (nonostante movimenti, manifestazioni e quant’altro!)
negli anni, parlerò di come vedo io personalmente le donne, parlerò di ciò che
ho ribattezzato come l’olocausto moderno (e uso il termine olocausto non a
cazzo, visto che nell’ebraismo il termine olocausto significa “il sacrificio a
Dio”!) del femmicidio perpetrato da esseri inutili, parlerò di come la donna è
“sopravvissuta” nei secoli, parlerò di come vedono le “religioni” le donne,
parlerò di come può essere inutile l’essere umano maschio, parlerò di come le
donne potrebbero uscire da questo cono d’ombra dove sono state relegate da anni
e anni (anche a colpa loro e bisogna dirlo!), parlerò di come vedo io
personalmente le donne, parlerò di molte cose, ma come introduzione voglio
parlare (e forse riprenderò questo argomento più avanti nel testo!) delle
cariche d’importanza che hanno avuto le donne dal 1948 a oggi!
Per
chi sa un po’ di Storia (e ho messo la esse maiuscola non a caso!), s’accorge
subito che le donne in Italia o meglio nell’Italia politica sono poche (solo
tre e ripeto tre presidentesse della camera dal 1948 a oggi!) o meglio sono
poche le donne che si sono affermate in un contesto più ampio della spiccia
politica italiana per ricoprire cariche degne di questo nome (bisogna dire che
la Carfagna ha fatto approvare una legge sullo stalking [che a dirla tutta non
è servita a molto visto che devono passare ere geologiche prima che un uomo
venga accusato di stalking!] e la Brambilla che ha fatto in modo che il campo
di concentramento di Green Hill venisse chiuso e quindi nonostante sia una
Berlusconiana DOC ha fatto del bene!), non c’è ne sono, di Donne che occupano
realmente sedi di potere c’è ne sono pochissime (a parte la Merkel, che a mio
avviso ha realizzato il sogno di Hitler ma questo è un altro discorso che non
c’entra con ciò che sto scrivendo!) e queste poche, ahimè, devono sottostare
sempre al potere maschile, e mi chiedo il perché!
Che
le donne sono inferiore intellettualmente agli uomini?
Non
credo, visto che le massime di filosofia e di economia le ho imparate da donne
(vogliamo ricordarci la mai elogiata come si merita Vanni Sofia Rovighi [una
filosofa che dava la merda a tutti i filosofi o presunti tali dal settanta a
oggi!] o la Hannah Aredt che la considero il miglior cervello che l’universo
abbia mai creato [una filosofa che ha interpretato decenni prima il mio
personale modo di pensare e concepire la famiglia e che ogni volta che la leggo
è un puro e sacrosanto orgasmo intellettuale!], parlando d’economia [anche se
personalmente mi sta sul cazzo anche perché ha creato un quarto Reich!] non si
può non nominare la Merkel che ha in modo soffice e leggero conquistato
l’Europa e che ne fa da padrona!), ho sempre prestato più attenzione ai
svariati pensieri delle donne che a quelli degli uomini, non lo faccio per
essere un cazzuto riformista o political correct ma perché considero le donne più
di ciò che la società le relega, ho ascoltato pensieri più illuminanti i
svariati campi dalle donne che dagli uomini (calcolando che nella mia famiglia
le uniche laureate sono donne la cosa dovrebbe far pensare!) anche perché
reputo il “maschio moderno” come un perfetto Coglione ma queste sono solo mie
idee!
Se
guardiamo all’Italia (parlerò anche di altri paesi non temete cari lettori!),
la donna non conta un cazzo, è brutto dirlo ma è una verità assoluta,
tralasciando i posti di poteri (che in Italia per le donne sono un tabù e
questo tabù è spezzato solo in rari casi!) che hanno raggiunto a fatica (e il
cammino è ancora tediosamente lungo!), le donne in Italia non contano un cazzo,
è terribile e angosciante dirlo ma la realtà è così, voglio sfidare ogni mio
lettore maschio ora, tra una donna e un uomo parlando d’assunzioni, chi
assumereste?
Non
rispondetemi, la risposta la so, un uomo, volete sapere il perché?
È
semplice dirlo, in Italia le donne vengono viste come portatrici di bambini
(l’uomo stranamente non conta un cazzo e non capisco il perché!) e quindi un
datore di lavoro ci penserà un bel po’ prima d’assumere una donna, perché la
donna può avere figli (e in Italia [forse l’unica cosa che funziona!] la
maternità è alquanto tutelata, anche se il post maternità no, ma su questo
argomento ci ritornerò su!) e in Italia avere un figlio è una sottospecie di
disgrazia per tutti, il datore di lavoro per legge deve tenerti il posto di
lavoro perché non può licenziarti (e menomale direi!), quindi economicamente
parlando una donna incinta è un peso morto (mi spiace se parlo in termini
economicamente scorretti ma effettivamente è così!), ma poi quando una donna
partorisce cosa succede?
Semplice,
lo stato se ne sbatte i coglioni, la madre deve tornare al lavoro (a meno che
il marito o il padre del figlio non possa mantenere tutti, e in Italia oggi è
alquanto complesso!), l’asilo? Le Scuole?
Cazzi della madre, lo stato se ne infischia, il delirio puro in Italia è
che lo stato adora la maternità ma il post maternità (con tutti i problemi che
comporta!) è una cosa che non prendono in considerazione, è giusto?
Ovviamente
no, non venitemi a raccontare palle sulla legge 104 e altre stronzate, perché
io certe cose le so, posso dirvelo, in Italia è meglio partorire un bambino con
problemi seri che partorire un bambino sano, ed è qui che il nostro stato
denigra e umilia le donne considerandole tutte casalinghe perché è così che le
vede, casalinghe buone solo a stare a casa a rammendare la calzetta e a fare i
lavori domestici (addirittura l’INAIL [un’associazione mafiosa legale che fa
pagare a cazzo e a smuzzo per non si sa cosa!] ha avuto la brillante e
ingegnosa idea di assicurare le casalinghe [una cosa che nessuno a aderito ma
tant’è!] ovvero spillare soldi sempre a fondo perso giusto per dire!), detto
questo posso considerare l’Italia come un paese civile, degno di questo nome?
No,
non posso, fino a quando le donne non abbiano costituzionalmente parlando gli
stessi diritti dei uomini e in Italia, purtroppo, non è così.
Le
donne in Italia, e parliamo del duemilatredici, non hanno i diritti che hanno
gli uomini, questa cosa vi suona strana? Non è così, cari lettori maschi, parlo
a voi, ora fate un piccolo esperimento di sociologia, fate un piccolo calcolo
di quante donne e quanti uomini lavorano nella vostra ditta, lo avete fatto?
Bene, sicuramente la percentuale è 99% uomini e 1% donne, sbaglio?
Non
credo perché è così, ma ora voglio scrivere d’altro e quindi questa mia
introduzione volge alla fine, ma parlerò e come se lo farò, parlerò anche di
storia sputtanando la mitologia greca, parlerò d’esempi di come le donne siano
superiori a noi miseri maschi, parlerò di molte cose e forse in questa
introduzione ho messo troppa carne al fuoco, ma tant’è, volevo scriverla e lo
fatto, l’unica mia speranza (ed è effimera e so che non riceverà ciò che
m’aspetto!) è che voi maschietti alfa (e se stai facendo no con la testa
t’avviso sei il peggio del peggio del maschio alfa!) leggete ciò che vi sto
scrivendo e se non vorrete farne tesoro, mi spiace peggio per voi!
LE RELIGIONI E LE DONNE
In
questa parte voglio parlare delle donne nella tre religioni monoteistiche
(escludo le svariate religioni e sotto culti dell'Asia poiché è difficile
reperire materiale attendibile!) ovvero l'ebraismo, il cristianesimo e l'Islam.
Come
ho preannunciato nella specie d'introduzione, prima di parlare della figura
della donna nelle religioni voglio aprire una parentesi letteralalmente
parlando in primis delle divinità greche (e di conseguenza quelle latine!)
mettendo a confronto le divinità di sesso maschile con quelle di sesso
femminile e cercando di far notare come gli dei maschi erano sì dei ma nel
profondo avevano tutte le peggior caratteristiche degli esseri umani di sesso
maschile a differenza delle divinità femminili!
• Mitologia greca
Zeus: Il padre
nonché re di tutti gli dei dell'Olimpo (una cosa che non c'entra nulla con
questo saggio, ma se gli dei greci abitavano sull'Olimpo i dei latini dove
vivevano?), il padre di tutti gli dei aveva un piccolissimo vizio, ogni volta
che aveva un'erezione cercava un buco da riempire (Ercole è nato così, come
Bacco!) in pratica se ne fregava altamente della moglie e andava a trombare a
destra e a manca, uno dei vizi tipicamente umani!
Era: Regina di
tutti gli dei nonché sorella/moglie di Zeus, in pochi sanno che Era era la dea
della donna (in latino Giunone e da questo nome deriva il termine giunonica,
ovvero la bellezza materna e “piena”!), Era sopportava stoicamente le
scappatelle del marito (arrabbiandosi come una iena com'è logico e mandava
maledizioni su maledizione ma è del tutto naturale visto e considerato che gli
dei sono stati “creati” dagli uomini e quindi hanno tutti i pregi e difetti
degli esseri umani!), l'importanza nel pantheon è immensa, era la Dea che
proteggeva la famiglia, l'amore materno!
Ares: Dio della
guerra, come ben si sa (e come sanno bene gli americani!) ci sono svariati modi
di combattere una guerra, Ares era il Dio della guerra violenta, delle
carneficine senza una motivazione, insomma la tipica persona che si lancia
nella battaglia cercando di uccidere più persone possibili fregandosene di chi
uccide!
Atena: Anche lei Dea
della guerra ma a differenza di Ares Atena era la Dea della guerra combattuta
con strategia (nonché la protettrice della saggezza, non per niente la città
più colta e intelligente nella Grecia antica era proprio Atene!), secondo la
mitologia Atena nacque dal cervello di Zeus quindi nasce con un imprinting
d'intelligenza superiore alla massa ed era donna o meglio Dea!
Apollo: Dio del sole e
della musica, in poche parole un gay scansafatiche che amava circondarsi dalle muse e suonare la lira
tutto il giorno (vi ricorda un certo politico italiano?)!
Artemide: Sorella di
Apollo (nonché Dea della luna e della caccia!) a differenza del fratello (che
nonostante la sua omosessualità evidente ingravidò donne!) Artemide chiese in dono a Zeus la perenne
verginità ciò ha portato ad escludersi una maternità ovvero un'esclusione quasi
totale dall'essere donna preferendo una vita solitaria (ad eccezione delle
ninfe sue amiche!)!
Efesto: Dio fabbro,
leggenda vuole che fu lui a forgiare la folgore di Zeus, marito della bella
Afrodite, di solito viene rappresentato come un nano peloso e brutto, buono
solo a martellare con il suo martello nella sua forgia, in pratica il tipico
uomo che pensa unicamente al lavoro ma che s'incazza se la moglie li mette le
corna!
Afrodite: La dea della
bellezza e dell'amore carnale, viene erroneamente indicata come una libertina
(una sotto specie di puttana della mitologia!), in verità non è così, Afrodite
era si la Dea dell'amore ma di quell'amore che fa battere il cuore e che fa
desiderare con tutto se stesso una persona (a differenza di Cupido che non era
propriamente il Dio dell'amore ma era una sotto specie di farabutto che si
divertiva a far innamorare persone che non c'entravano nulla le une con le
altre creando solamente scompiglio e niente di più, si insomma, un piccolo
bastardo alato!), l'importanza di Afrodite (secondo me!) è questo, la sua
divinità fa sì che un uomo e una donna (o un uomo e un uomo o una donna e una
donna!) possono provare quel sentimento unico e indescrivibile che è l'amore...
se non è importante questa Dea non saprei quale Dea lo sia!
Di
Dei e Dee la mitologia classica (ovvero quella greca e quella latina!) è piena,
c'è Estia (Dea protettrice del
focolare!), Demetra (Dea protettrice
delle messe e dei raccolti, nonché madre di
Persefone [moglie di Ade!]!), per non parlare di Dee e Dei minori come Bacco (il Dio ubriacone che passava
tutto il giorno a bere e a importunare fanciulle [preferibilmente vergini e
giovani!]!), Ercole (che tutti
pensano sia il Dio della forza e invece è il portiere dell'Olimpo!) o Pan (un Dio minore delle foreste,
satiro che inventò la siringa [ovvero ciò che viene riconosciuto come il flauto
di Pan per l'appunto!]!), se incominciassi a descrivere tutti i svariati Dei e
Dee minori , le ninfe, li spiriti e quant'altro (nonostante il mio amore
incondizionato per la mitologia greca e non solo in quella!) dovrei scrivere
pagine su pagine che, ahimè, sono poco pertinenti con questo saggio, comunque se
volete informarvi su questi Dei e Dee basta andare in una qualsiasi libreria e
cercare un po' di libri (è una delle materie con più pubblicazioni al mondo, un
po' più difficile trovare libri su altre mitologia, tipo quella scandinava o
celtica!) sul tema!
• Ebraismo
Come
tutti ben sapranno l’ebraismo è la prima religione monoteistica della storia
(infatti il loro calendario e diverso per esempio nel mondo non ebraico è il
duemilatredici nel mondo ebraico è il cinquemilasettecentosettantaquattro!), il
libro sacro degli ebrei è la Torah (conosciuta dagli ignoranti come antico
testamento [in questo scritto non scriverò mai nuovo e antico testamento ma
bensì Torah e Vangeli, giusto per essere chiari!]!), la Torah inizia con la
Genesi, ovvero su come è stato creato tutto, andiamo a spulciarla un po’!
Un
bel giorno un Dio (maschile!) che non sapeva cosa fare decise di creare il
mondo (che a differenza della cultura religiosa greca e latina la terra era
Gea, ovvero una Dea di sesso femminile, conosciuta anche come grande madre!) in
sei giorni, creò tutto dai mari al cielo, dalla terra agli alberi, dagli
animali all’uomo; creò l’uomo scatarrando per terra creando del fango, lo
modello a sua immagine e somiglianza (ovvero un uomo di sesso maschile!) e li
donò tutta la terra, questo uomo era Adamo, ovvero il primo uomo sulla terra,
passarono i giorni e Adamo dopo aver dato il nome a tutto e a tutti
s’incominciò a stufare e chiese a Dio una soluzione a quell’imperante noia, Dio
che dopo il settimo giorno di riposo (il sabato per gli ebrei, la domenica per
i cristiani e il venerdì per gli islamici!) non si capisce cosa faceva,
probabilmente si era messo a creare gli altri pianeti del sistema solare (e
quindi perché ne ha creati [sempre se gli ha creati lui!] così pochi? E ancora
perché ha donato la vita solo sulla Terra e non su Mercurio?) questo non ci è
dato saperlo, stavo dicendo, Adamo si stava stufando (e molto probabilmente
aveva scoperto l’onanismo ma anche in questo caso non ci è dato saperlo!) e
allora chiese a Dio una compagna o almeno qualcuno con cui parlare, Dio lo
accontentò, strappò una costola da Adamo (da notare che secondo la Torah la
Donna è nata grazie ad un uomo e più precisamente da una parte dell’uomo,
ovvero una costola che sono ossa di cui ne abbiamo a sufficienza per donarle ed
è proprio nella Genesi che il maschilismo delle religione monoteiste incomincia
a germogliare!) e in quattro e quattr’otto creò Eva la prima donna della Terra.
Il
tempo passò, la coppia appena formata (una domanda che mi sono sempre posto :”E
se a Eva Adamo non fosse piaciuto?” beh certo non aveva molta scelta, quindi
deduco che Dio creò Eva senza gusto estetico [un’altra cosa strettamente
maschilista!]!) andava a gonfie vele fino a quando Eva corrosa dalla curiosità
decise di mangiare e far mangiare il frutto proibito (che senso aveva mettere
un frutto proibito nell’Eden non lo mai capito, non faceva prima Dio a non
metterlo?) ad Adamo, non lo avesse mai fatto, Dio s’incazzo moltissimo e
scacciò Adamo ed Eva dall’Eden, il paradiso terrestre (quindi Dio non ha creato
la Terra ma l’Eden ragionando logicamente!), ma poteva scacciarli così?
Assolutamente no, ad Adamo andò bene (e te pareva!), doveva lavorare la terra e
sudare come un maiale nel lavoro (in pratica ha trasformato Adamo in un
Lombardo!), ma fu ad Eva che andò male, subito doveva partorire con dolore
(quindi nell’Eden aveva già partorito senza dolore deduco!), probabilmente
doveva stare a casa a pensare alla sua colpa (Cristo santo ha mangiato una
cazzo di mela!) e una volta al mese Dio
li donò le mestruazioni; questa è la Genesi (ovviamente ho cercato di
scherzarci un po’ su!) e la Genesi è riconosciuta da tutte le religioni
monoteistiche, dalla prima all’ultima, quindi si può dedurre che le religioni
monoteistiche rafforzano il pensiero maschilista nei uomini (in fin dei conti è
colpa di Eva se ora non viviamo tutti nell’Eden!)!
L’ebraismo
ha un rapporto alquanto stravagante con le donne e con l’universo femminile
ebraico, da una parte alle donne viene proibito qualsiasi cosa (al muro del
pianto [ovvero ciò che rimane dell’antico tempio!] le donne e li uomini pregano
divisi, giusto per dirne una!) e dall’altra esaltano la figura femminile (nella
Torah ci sono pagine su pagine su come far raggiungere il piacere alla propria
consorte tra le altre cose!), la sostanziale differenza sta nell’approccio
pubblico e privato che un uomo ebreo ha con la donna ebrea, in pubblico la
donna viene considerata quasi nulla (lo studio della Torah è a discapito solo
dei uomini e solo ultimamente [le correnti più progressiste nell’ebraismo!] si
vede un’apertura alle donne nello studio dei testi sacri!), nel privato la
donna ebrea è una vera e propria regina del focolare domestico, in parole
povere in casa l’uomo ebreo non conta nulla (anche perché la tradizione e la
discendenza ebraica è altamente matriarcale quindi in parole povere, se un
ebreo sposa una gentile [ovvero una donna non ebrea!] il figlio o figlia che
nascerà non è ebreo a differenza se un gentile sposa una donna ebraica il figlio o figlia che nascerà è un ebreo o
una ebrea!)!
La
cultura ebraica poi ha stranissime usanze per quanto riguarda la donna, queste tradizioni sono radicate per la
maggior parte nei ortodossi (per capirci quelli che hanno il cappello nero, i
cernecchi e i tefilin, si insomma l’archetipo culturale dell’ebreo visto con
gli occhi di un non ebreo!), per esempio le donne appena sposate devono radersi
i capelli a zero (è anche una costante nel mondo islamico i capelli delle donne
che a sentir loro sono uno strumento potentissimo di seduzione e quindi portano
in tentazione gli uomini, cosa che non ho mai capito, è come se io vedessi una
bella ragazza con i capelli lunghi è ho immediatamente un’erezione, cose
strane!) per poi indossare una parrucca, questa tradizione è a dir poco
illogica è totalmente inutile, che senso ha radere le donne per poi farli
mettere le parrucche, non è più semplice non raderle? Un’altra tradizione
inconcepibile è il bagno rituale delle donne che diventano donne ebraiche (una
specie di battesimo per gli ebrei che come ben si sa ai maschietti viene reciso
il prepuzio!), di solito questo bagno andrebbe fatto con le prime mestruazioni
(infatti quando una donna ebrea ha le mestruazioni viene considerata “impura”
poiché perde sangue, è irrilevante che le mestruazioni significano che la donna
è ancora fertile ma tant’è [giusto per ribadire un mio pensiero, ma se Dio è
perfetto, se no non sarebbe Dio, com’è possibile che abbia creato qualcosa di
impuro? Se lo ha fatto vuol dire di conseguenza che Dio non è perfetto e può
sbagliare e di logica solo gli uomini sbagliano non le divinità!]!), questo
bagno rituale non lo fanno solo le ragazzine appena entrate nella pubertà ma
anche donne adulte che vogliono abbracciare la religione di Mosè, un’altra tradizione
a dir poco aberrante, secondo il mio punto di vista personale, sono i matrimoni
combinati, in pratica i genitori decidono per i figli (bisogna dire che nella
tradizione ebraica il matrimonio è un contratto tra uomo e donna e infatti la
prima cultura ad abbracciare il divorzio è proprio quella ebraica!) e di solito
(sempre tra gli ortodossi!) il matrimonio avviene poco dopo l’entrata nella
pubertà dei due giovani, quindi non è difficile trovare una coppia di ebrei
sposati che lui non ha ancora la barba e lei sembra uscita dalla scuola media, di
queste strane e inutili tradizioni la cultura ebraica ne è piena e ad elencarle
tutte ci vorrebbe una Britannica (basti pensare ai vari divieti e regole sul
cibo….!) , per chiudere questo punto
sull’ebraismo vi lascio ad un articolo redato da Trieste rivista (articolo
scritto da Valentina Rodani!) che parla della figura della donna nel mondo
ebraico:
LA
DONNA NEL MONDO EBRAICO
di
Valentina Rodani
Come
in altre religioni, anche nell’ebraismo c’è una diversa vita religiosa tra
l’uomo e la donna, che hanno compiti ben diversi.
L’ebraismo
non concepisce la donna in sé, ma nel suo ruolo di moglie e madre, soprattutto
quello di madre.
Infatti
il suo compito è proprio quello di trasmettere la religione ai figli, facendoli
crescere ed educandoli nell’osservanza dei valori e delle regole ebraiche, per
esempio applicando le norme alimentari che richiede la religione.
A
prima vista, si potrebbe sottolineare il suo ruolo minore nella sua assenza
dalla vita religiosa pubblica, ma riflettendoci meglio si capisce che i suoi
sono dei “compiti” fondamentali per la comunità ed è per questo che è esonerata
da tutte le norme legate ad orari che potrebbero ostacolarla nei periodi di
allattamento o comunque nella esigenze legate alla cura dei famigliari.
Un
altro punto che dimostra l’importanza delle donne nel mondo ebraico è data dal
fatto che è la donna che trasmette l’ebraicità, vale a dire che è ebreo chi
nasce da madre ebrea.
Riguardo
la vita praticante, come illustrato prima poco intensa, bisogna dire che le
donne potevano assistere alle cerimonie ma da una zona apposita, separata da
quella maschile per non distrarli, detta matroneo. Solitamente il matroneo è
simile ad una specie di balconcino (interno alla sinagoga ovviamente) e si
trova in una zona rialzata ed accessibile con delle scale. Odiernamente non è
più presente l’obbligo della separazione delle donne dagli uomini nelle
sinagoghe, quindi siedono normalmente tutti insieme.
Nelle
famiglie osservanti è sempre la donna ad accendere e benedire le candele del
sabato.
L’ebraismo
moderno e contemporaneo ha cercato di riconsiderare il ruolo della donna di
fronte ai nuovi contesti nei quali la stessa è oggi inserita: non più solo la
famiglia, ma anche il lavoro, gli impegni sociali, le nuove opportunità che la
vedono possibile protagonista.
Molte
donne sono oggi presidenti di comunità ebraiche o di unioni nazionali delle
stesse, nonché donne di successo in campo artistico, scientifico, letterario,
ecc; in America l’ebraismo riformato ha accettato la donna anche nel ruolo di
Rabbino, cosa da molto tempo diversamente contestata e fonte di dibattiti.
·
Cristianesimo
Partendo
dal presupposto che il cristianesimo dell’inizio veniva considerata come una
setta dentro all’ebraismo, infatti, i primi cristiani (San Pietro in primis!)
avevano in mente di riformare l’ebraismo (senza riuscirci!), la cosa che
colpisce molto in questo proto cristianesimo è la più totale e completa libertà
di culto (e intendo che li uomini e le donne pregavano allo stesso modo e
insieme!), basti pensare alle due figure femminili del cristianesimo, Maria, la
madre terrena di Gesù che dopo l’annunciazione riuscì a partorire rimanendo
vergine (vuole il mito che Maria nacque senza peccato originale ed è per questo
che Dio decise di farli partorire il Messia!) inoltre quando morì il suo corpo
ascese al cielo e nella sua bara si ritrovarono delle rose (cosa strana
nell’ebraismo poiché non esistevano bare ma sudari per facilitare la
resurrezione alla fine del mondo [sentendo li ebrei s’intende!]!), l’altra
figura di spicco è la Maddalena, nota prostituta la quale ha ricevuto la visita
di Gesù e il mito vuole che cambiò vita e che fondò successivamente il primo
ordine di suore (a sentire Dan Brown partorì il figlio di Gesù e andò in
Francia [ricordo che era il trentatré dopo Cristo!] a fondare i Merovingi!),
interessante visionare il film Maddalene che parla di come queste suore
trattavano, in Irlanda (roccaforte storica del cristianesimo!), le povere
ragazze che rimanevano incinta prima del matrimonio, ma questo è un altro
discorso!
Leggendo
i Vangeli le figure di donne abbondano, una tra tutte è l’adultera, la parabola
o storia che dir si voglia narra che Gesù salvo una donna dalla lapidazione con
l’accusa di adulterio con la frase :”Chi non ha peccato scagli la prima
pietra!” (c’è anche una barzelletta su questa frase, che racconta che dopo il
pronunciamento di questa frase una pietra venne scagliata, era la madre di
Gesù!), allora la domanda fondamentale è perché le cose sono cambiate così
radicalmente dai tempi del proto cristianesimo ai giorni nostri?
Semplice,
il cristianesimo prese potere, principalmente detenuto dai uomini e come ben si
sa chi ha il potere non vuole dividerlo, e quindi la chiesa decise che le donne
non potevano diventare preti (tralasciando certe sette nate dopo l’abbandono di
Lutero!) e l’unico compito che potevano avere era quello di suore, ovvero donne
a cui viene proibito di avere rapporti “normali” con gli uomini, non avere
figli e quant’altro, in parole povere la chiesa ha distrutto il concetto stesso
di Donna nella chiesa!
Al
giorno d’oggi le cose sono cambiate (non per le suore s’intende!), infatti in
questo duemilatredici le persone che seguono alla lettera i vari insegnamenti
della “santa romana chiesa” sono relativamente pochi, la società laica ha dato
(per modo di dire!) i stessi identici diritti alle donne, ma nella chiesa che è
ancora arroccata in dogmi del tutto fuori dal tempo la donna viene considerata
ancora come poco più di serve agli ordini dei preti.
Personalmente
provo astio verso le suore, anche perché sia all’asilo che il dopo scuola per i
primi due anni di elementari li ho passati tra le suore, a oggi sono ancora
convinto che una donna a cui viene negato il suo essere donna si trasforma in
un arpia senza cuore e se fosse per me abolirei il concetto stesso di suora.
A
differenza dell’ebraismo e dell’Islam il cristianesimo è molto all’acqua di
rose per quanto riguardano le leggi morali per essere un buon cristiano (non
fare sesso, sposarsi in chiesa, far battezzare i figli e poche altre regole che
nessuno segue [tra cui il mangiare di magro il venerdì!]!) nonostante sia una
delle religioni più diffuse al mondo è grosso modo la più “semplice” tra le tre
religioni monoteiste… a differenza dell’ebraismo e dell’Islam!
·
Islamismo
Prima
d’incominciare questa quarta e ultima parte di questa sezione dedicata alla
visione delle donne nelle varie religioni volevo citare ciò che ha scritto uno
dei più grandi giornalisti al mondo:
“E’ dal 2004 che
sappiamo che un attentato quasi identico era stato progettato contro un locale
chiamato Ministry of Sound, esattamente negli stessi termini, partendo cioè dal
presupposto che nessuno avrebbe pianto per la morte di “Troie” e “Puttane”.”.
C.
Hitchens
“Niente
nomi invano”
Pubblicato
sulla rivista Slate il 02/07/2007
Hitchens
parla in questo articolo di ciò che si è venuto a sapere dopo l’attentato a
Londra per mano di fanatici islamici, ho voluto inserire un pezzo di questo
articolo per far capire come l’Islam vede le donne!
Abbiamo
parlato del bipolarismo frenetico dell’ebraismo, dell’annullamento della donna
come donna nel cristianesimo ma è nell’Islam che le donne ricevono il peggior
trattamento in assoluto.
Nei
paesi islamici le donne vengono costrette ad indossare dei vestiti che la
coprano del tutto (a sentir loro se un uomo dovesse puta caso vedere una donna
vestita normalmente cadrebbe nel peccato!), non possono studiare ma servono
solamente e unicamente a sfornare figli, ed è proprio per questa concezione
islamica delle donne che in molti le infibulano (una pratica non nata
nell’Islam ma in tribù dell’Africa nera dove l’Islam ha preso il peggio di
molte culture!), una pratica barbara ma che va per la maggiore nel mondo
islamico, ma il Corano cosa dice a proposito?
È
risaputo che nel Corano non c’è scritto che la donna deve nascondersi
dall’occhio dell’uomo ne tantomeno fa menzione dell’infibulamento, allora
perché lo fanno?
Come
capita in tutte le religioni è l’interpretazione delle “sacre scritture” che
porta al degenero totalitaristico della parola scritta (basti pensare
all’ebraismo e allo studio millenario sul nome di Dio o alle crociate e alla
caccia alle streghe nel cristianesimo!) e quindi la donna (probabilmente chi ha
interpretato il Corano era un maschilista bigotto con il cervello grande poco
meno di una ghianda schiacciata!) nel mondo islamico è considerata molto ma
molto meno dello zero ha più valore un bicchiere rotto della donna e cosa può
portare questo?
Semplicemente all’annullamento come essere vivente della
donna, è giusto?
A
mio modesto avviso una cultura che vede la donna meno del nulla non si può
considerare una cultura degna di questo nome, sono convinto che una cultura che
non osanna la femminilità tout court è una cultura monca (l’ebraismo e il
cristianesimo in primis non le riconosco come cultura al cento per cento,
l’slam invece la considero un’aberrazione socio culturale!) ed essendo monca è
una cultura che non potrà creare nulla di buono o maestoso!
Arrivati
fin qui la domanda sorge spontanea… cosa deve o dovrebbe fare la donna per una
seria rivincita femminista? La risposta più scontata (e anche la più
sbagliata!) sarebbe :”Scendere in piazza e spaccare tutto fino a quando i
diritti delle donne non siano reali!”, cazzata, la donna per avere veramente
un’importanza totale nella società moderna deve in primo luogo essere donna (e
quindi non abbandonare per meri motivi lavorativi la sua femminilità!) ma non
una donna a cui ci si è sempre abituati, ma una donna moderna pronta ad
attaccare il cazzo coll’Attacks alla pancia dell’uomo che la picchia, pronta a
non dire la stereotipata frase :”Ma lui mi ama così!”, la donna ha bisogno,
secondo me, di rivedersi donna, una donna che non abbassa la testa ai vari
cazzoni che vogliono che l’abbassi, una donna pronta a dire no se non vuole
fare qualcosa, una donna che nonostante tutto riesca a mandare a fare in culo
il proprio uomo se la picchia, questa è la donna moderna, non ciò che i vari
quotidiani e la cronaca nera ci ha abituato, quelle sono cazzate, uno fa
stalking? Bene, lo si aspetta e gli si
spruzza in faccia una bomboletta di gas urticante, un uomo è violento,
benissimo, lo si aspetta e gli si recide il pene (so che posso sembrare
estremista e sinceramente parlando non m’interessa!)!
Le
donne moderne dovrebbero finalmente capire l’immenso potere che hanno, devono
capire che non sono esseri umani di serie B o quant’altro ma anzi sono
superiori agli uomini (e io sono un uomo!) su molteplici cose… quindi
meravigliose figlie di Era tirate fuori i “coglioni” e prendetevi ciò che è
vostro di diritto… 0 sottomissione, 0 è il suo modo di amare, 0 ma tanto lui
poi torna da me… spaccate tutto e diventate ciò che dovete e siete obbligate ad
essere… siate donne!
Nessun commento:
Posta un commento