-Toh guarda… la
pensione!-
Il
beniamino di grandi e piccini Renzi ha riformato le pensioni, in molti lo hanno
applaudito, in pochi lo hanno fischiato; in cosa consiste questa furbissima
riforma, semplice, in poche parole si può andare in pensione prima dei
sessantacinque anni prendendo però il venti per cento in meno (una cifra
irrisoria per i vari dirigenti e quadri, un po’ più consistenti per tutte le
altre tipologie di lavoratori!), a prima vista sembra una genialata, il detto :”Pochi
ma subito!” alletta molte persone, se fossi un povero idiota ne sarei alquanto
felice ma non lo sono!
L’I.N.P.S.
a oggi non ha un buco economico, ha una voragine che è incominciata ad
allargarsi con la genialata delle baby pensioni, a oggi quella voragine si sta
trasformando in un vero e proprio buco nero, insomma, l’I.N.P.S. ha pochissimi
soldi da erogare ai vari pensionati, con questa nuova ondata di pensionati (e
fidatevi saranno tanti!) cosa succederà?
1.
L’I.N.P.S.
collasserà perché non potrà materialmente pagare tutte le pensioni, calcolando
poi che la mortalità è scesa notevolmente!
2.
Aumenterà
il lavoro in nero, perché un pensionato di sessantanni’anni che non ha un hobby che
non sia il lavoro, continuerà a lavorare in nero così si prenderà la pensione e
uno stipendio!
3.
I
cinquantenni in giù non potranno andare in pensione e se c’andranno sarà verso
i novantanni perché di soldi non c’è ne sono, quindi mettetevi il cuore in
pace quelli nati dal sessanta al novanta non andranno in pensione!
Sinceramente
non so chi sia il genio dietro questa riforma, forse un disfattista totale che
pensa solo al immediato e non al futuro, lo vorrei conoscere perché un genio
disfattista così è da venerare!
Ora
voglio fare un po’ di fantapolitica, mettiamo il caso che l’I.N.P.S. tra un
anno fallisce, non ha più soldi, non avendo più soldi non può più materialmente
pagare le pensioni, quindi ci si ritroverà con pensionati su pensionati che non
avranno più la pensione, il prossimo governo (se ci sarà un prossimo governo!)
deciderà che in Italia le pensioni non esistono più e quindi si dovrà lavorare
fino alla morte, questo è un primo scenario, molto cupo e apocalittico ma c’è un
altro scenario meno apocalittico e più fattibile, l’I.N.P.S. sta fallendo
miseramente e chiede aiuto allo stato e al governo, il governo non può
assolutamente cancellare le pensioni e allora cosa fa? L’unico modo è l’aumento
delle tasse per salvare il carrozzone I.N.P.S. questa manovra (che
probabilmente si chiamerà La bella tassa visto che Renzi ogni manovra, tassa e quant'altro ci deve mettere davanti le parole, buona, bella e quant'altro!)
andrà a toccare i contributi dei lavoratori e le tasse dei vari imprenditori e
la cosa porterà ad una riduzione notevole del netto in busta paga e un aumento
ciclopico dei contributi, ci state arrivando vero? I vari datori di lavoro non
possono pagare questo sfacelo di soldi allo stato e allora decideranno d’avere
tutto in nero sfidando la sorte!
Riassumendo,
questa manovra della felicità pensionistica porterà solo ad una cosa, l’aumento
del lavoro in nero, non c’è via di fuga, nonostante il continuo bercio del
governo che vuole distruggere il lavoro in nero questo stesso governo farà l’inverso…
cari sessantenni godetevi la pensione perché mi sa che questa felicità che
proverete a breve non durerà molto…
Nessun commento:
Posta un commento