sabato 30 marzo 2013

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IL PASSAGGIO DI TIMONE DALL'EPOCA PROTO NERD ALL'EPOCA D'ORO DEI NERD

L’epoca d’oro dei nerd si può collocare cronologicamente con la generazione uscita fuori da fine anni settanta e inizio ottanta, ovvero è quella generazione dei fratelli minori dei proto nerd, la cosa che caratterizza questa epoca rispetto a quella precedente è il semplice fatto che questa generazione è nata e cresciuta con le televisioni private e quest’ultime trasmettevano a piene mani i cartoni animati (e di fine anni ottanta inizio novanta che le trasmissioni per “bambini” spuntarono come funghi, dalla mattina fino alla sera si poteva accendere la televisione e si veniva catapultati nel magico mondo dei cartoni animati!), non tutti quelli nati in quest’epoca possono essere asseriti nel mondo dei nerd, tutti si ricordano magari le sigle e pezzi di cartone animato, ma in pochi (ora anno sui trent’anni!) hanno continuato a guardare o a leggere cose da nerd, alcuni si sono persi per strada (come il novanta per cento dei proto nerd, c’è ne sono ancora ma a oggi fanno tenerezza, in fin dei conti sono loro i nostri maestri putativi!) altri no, un’altra cosa che caratterizza questa epoca nerd è la moltitudine di cose da nerd che il mondo ha sfornato:

·         I giochi di ruolo
·         I videogames
·         L’aumento di pubblicazioni fantasy
·         L’aumento spropositato di cartoni animati
·         L’aumento di pubblicazioni a fumetti

Di solito i nerd di quest’epoca adorano tutte queste cose (io personalmente non amo molto i giochi di ruolo [anche  se per svariati anni ho giocato a D and D e a Cyberpunk!] e i videogames [a parte i tattici che adoravo e che adoro tutt’oggi!], un altro discorso sono i romanzi fantasy che amo solo quelli scritti molto bene [il trono di spade per fare un esempio!] e infatti io mi considero un nerd atipico, amo i fumetti e le action figures, adoro la fisica [altro argomento caro ai nerd sono la scienza e tutto ciò che riguarda la scienza!] e me la cavicchio con i computer tutto qui!) ma andiamo per ordine!

I GIOCHI DI RUOLO

L’anno è l’ottanta (o inizio ottanta!) quando Ernest Gary Gygax ha la brillante idea di creare ciò che universalmente è considerato il gioco di ruolo per eccellenza, ovvero  Dungeons & Dragons, il gioco (munito di manuali [ed è da poco la rielaborazione di quest’ultimi aggiornati e migliorati, visto che il primo manuale, quello rosso, ha una trentina d’anni e non so perché ma io lo avevo nonostante io non ami particolarmente i giochi di ruolo!) in sé non è difficile, c’è un Master che creando una storia (o seguendo quelle già scritte [io quando facevo il master me le inventavo!]!) fa in modo che i giocatori possano interagire “virtualmente” con la storia creata, in pratica il master è una specie di Dio che ha in mano le sorti dei giocatori e con un colpo di dado può decidere se un personaggio vive o muore.
Dopo la nascita di D&D l’evoluzione sociologica dei giochi di ruolo ha avuto un’impennata incredibile nel decennio degli anni ottanta, nuovi giochi di ruolo spuntavano come funghi, ogni nerd con un po’ di fantasia poteva mettersi a tavolino e creare un gioco di ruolo con regole e leggi tutte sue, ma questa esplosione ha avuto una vita breve, infatti, a oggi sono molto meno i giocatori di giochi di ruolo, quando ero più giovane in ogni libreria specializzata (le chiamo ancora così e non fummetterie anche perché quest’ultimo termine lo usano solo chi non è nerd, o chi non conoscendo il nome del negozio lo addita come fumetteria anche se non vedono solo fumetti!) c’erano manuali su manuali di giochi di ruolo dai più semplici hai più complessi (se non ricordo male c’è ne era uno basato sulle battaglie nautiche ed era di una complessità da paura!) ora anche se ci sono ancora librerie specializzate che li vendono il materiale si è abbassato paurosamente, un discorso a parte se lo merita il fenomeno Magic, che negli anni novanta ha avuto un esplosione mediatica tra i nerd come poche cose (forse la morte di Superman o la morte di Robin hanno avuto un impatto così pesante nel mondo nerd!)!

MAGIC

Magic è un gioco di ruolo con le carte (primo nel suo genere e nonostante gli anni posso ancora vedere ragazzini che acquistano mazzi su mazzi di questo gioco!) che è riuscito a trovare un fortissimo spazio nel cuore dei nerd negli anni novanta, si poteva vedere all’epoca orde di ragazzi che avrebbero venduto la propria madre per una carta rara, addirittura (e qui nessuno può smentirmi perché lo conosco dal vivo!) un commesso di una libreria specializzata si faceva pagare in bustine di magic, giusto per farvi capire l’impatto enorme che ha avuto questo gioco nel mondo nerd, il fenomeno d’isteria di massa è passato ora come ora i giocatori di magic sono meno ma ci sono, diciamo che la mia generazione di nerd ha lasciato il timone ad un’altra generazione, anche se (bisogna dirlo!) ci sono ancora persone della mia generazione che gioca a magic, io personalmente non mi sono mai molto appassionato a questo gioco, anche perché non capivo bene le regole, e poi io compravo le carte solo per i disegna spettacolari che avevano ne più ne meno e parliamo d’artisti con sotto due palle così (all’epoca sembrava un vanto estremo disegnare una carta di magic!), il fenomeno magic (molto simile al fenomeno D & D!) ha creato cloni più o meno riusciti, giochi di carte “collezionabili” che andavano dal fantasy alla fantascienza strizzando l’occhio a mondi futuristici pieni di guerra e violenza, diciamo che di mio (anche grazie ad un mio ex amico che era estremamente appassionato di questi giochi come dei giochi di ruolo e con cui credo di aver creato una delle avventure di D & D migliori!) ho provato quasi tutti questi giochi qualcuno con più frequenza d’altri ma ho smesso anni fa di giocare con le carte e con i giochi di ruolo anche se a volte mi riviene voglia di rigiocare a cyberpunk (un gioco di ruolo con regole abbastanza complesse ma veramente bello sia per il master sia per i giocatori!)!

VIDEOGIOCHI ET SIMILA

Negli anni ottanta e novanta il benessere e lo stare bene economicamente era una base quasi indistruttibile (vorrei ricordare che è proprio in questo ventennio che il PC è diventato un utensile quasi indispensabile in quasi ogni casa d’Italia!), l’italiano medio stava bene ed è da questo che i figli di questo benessere hanno avuto l’occasione senza precedenti di avere l’evoluzione dei videogiochi Pac Man, e il primissimo tennis (è degli anni settanta!) virtuale danno spazio a giochi più colorati, con una grafica migliore e a dir poco più entusiasmanti, vi ricordate il primo street fighter?
Mortal Kombat?
Tomb Raider?
L’evoluzione dei videogiochi è in continua espansione, a vedere i nuovi videogiochi come Assasin Creed o God of War (ed è su questo gioco che ho visto il mio migliore amico bestemmiare come un turco perché non riusciva a saltare da un sasso all’altro…. E si ho avuto realmente paura!) un semplice street fighter sembra una cosa per bambini, la nascita delle consolle poi ha fatto sì che questa evoluzione antropologica dei videogiochi facesse un salto maggiore, basti guardare il primo Final Fantasy e l’ultimo uscito.
Il videogioco ormai non è più un’esclusiva nerd, molti video giocano, ormai in questo duemilatredici il videogioco è diventato un passatempo aperto per tutti,  chiunque può farsi una partita basta avere una consolle e il gioco è fatto, quando ero molto più giovane il videogioco era una componente quasi d’elitè tra i nerd, c’erano pochissime consolle e quelle poche che c’erano erano lente (anche se a dirla tutta quando riguardo wonder boy una lacrimuccia mentale mi scende, adoravo quel gioco senza fine, il brutto è che se a oggi qualcuno mi facesse giocare ci passerei le notti sopra!) e i giochi (o almeno la maggior parte di loro!) erano effettivamente brutti, ma poi la sony ha dato una botta estrema al concetto stesso di consolle, era nata la play station, una consolle che ha sbaragliato tutti, ha quasi fatto fallire la nintendo e la sega, i giochi sviluppati per la play erano di gran lunga superiori e per la prima volta (escludendo il fallimento della sega con i cd che facevano cagare!) i giochi erano su un formato più giovane e snello, i CD, il CD è comodo, agile e il gioco si caricava realmente in poco (il master system ci metteva un secolo a caricare e il comodore facevi prima ad avere un figlio, farlo nascere, farlo crescere e portalo all’altare e forse e ripeto forse il gioco si era caricato!) ed era una vera e propria figata e fu proprio la play station ha portare il mondo nerd alla ribalta, chi prima si vergognava ad ammettere d’essere nerd ora con questo gioiello poteva vantarsi di finire un gioco in un giorno e l’ammirazione era alta, molto alta, le consolle si sono giustamente evolute, ora sono vere e proprie meraviglie dell’ingegneria, si sono espanse su internet e ormai i sviluppatori di videogiochi hanno in pratica carta bianca su come creare il proprio gioco, la cosa è altamente positiva sotto un certo punto di vista, c’è uno scambio tra nerd e non nerd, anche se i nerd a dirla tutta batteranno sempre uno a mille il non nerd che gioca, ma questo è una cosa naturale!

IL FANTASY E LA FANTASCIENZA

Il fantasy e la fantascienza sono sempre state costanti forte nel mondo dei nerd, poiché questi due generi hanno fatto si che si creassero serie tv, fumetti, giochi di ruolo, videogiochi e quant’altro, l’importanza culturale del mondo dei nerd di un romanzo come il signore degli anelli è alquanto scontata (basti pensare che da questo monumentale romanzo sono nati film, giochi di ruolo e chi più ne ha più ne metta!), la fantascienza alla pari del fantasy ha “colorato” il mondo nerd, ogni nerd degno di questo nome sa cosa sono i cylon, doctor who e torchwood e se anche non è propriamente un film di fantascienza Star Wars su quest’ultima trilogia (o trilogie che dir si voglia!) non solo i nerd provano amore ma anche chi non c’entra nulla con il mondo nerd, in molti sanno chi è Luke Skywalker (che tra le altre cose è il nome del ranch di Lucas!), tutti hanno versato una lacrimuccia alla morte di Dart Fener/Anakin Skywalker, ma a differenza del mondo non nerd, il mondo nerd ha un vero e proprio culto per Star Wars (se no non si spiegherebbero i svariati lego star wars [che tra le altre cose sono i lego più costosi e io ne so qualcosa!], i gadget e quant’altro che quasi quotidianamente vengono comprati aumentando il potere economico della saga più famosa del cinema!), un discorso a parte è Star Trek, una serie TV estremamente longeva (anche se la primissima serie [quella con Kirk per intenderci!] non è durata tanto ma è proprio in questo ventennio che Star Trek è riuscita come serie a sfondare realmente, con spin off e film ed è diventato un vero proprio culto che a volte va a scontrarsi con i fan di Star Wars, io personalmente amo sia Star Wars che Star Trek [specialmente la serie classica!]!) che ha fans in tutto il globo.
Il fantasy dopo un periodo un po’ fiacco è riuscito con la penna di Martin (creatore geniale di un epopea fantasy conosciuta come Game of Thrones!) a ritrovare il vecchio splendore (basti ricordarsi l’epopea di Elric e quant’altro, libri che negli anni ottanta vendevano come pochi ma che poi si è affievolito sempre più!), ora l’epopea di Martin vende uno sproposito in tutto il mondo e a sentire molti l’autore di GOT (ovvero Game of Thrones!) è meglio di Tolkien (e qui bisogna fare una piccola precisazione, Tolkien con il suo signore degli anelli ha aperto e chiuso una storia [con svariati rimandi ad altri libri e quant’altro!], Tolkien è riuscito a creare una pseudo mitologia inglese, la sua importanza non è discutibile, ma Martin ha spostato l’asticella un po’ più in là, creando un mondo, fantasy ma non troppo [non ci sono elfi o folletti e quant’altro!] dove nessun personaggio principale è immune alla morte cosa che Tolkien non avrebbe mai fatto, vi immaginate la morte di Frodo? Ecco, appunto!) secondo il mio modesto parere i due scrittori sono diametralmente opposti, uno (Tolkien!) ha voluto creare qualcosa che prima non c’era (la mitologia inglese!) l’altro (Martin!) ha preso dall’esperienza dello scrittore britannico e ha espanso all’inverosimile il concetto di fantasy rendendolo più reale, più vero, leggendo Martin (e ogni nerd degno di questo nome dovrebbe leggerlo e non solo guardando la serie TV!) vivi quasi in prima persona ciò che vivono i personaggi e la cosa non è facile!
Grazie ai nerd il genere fantasy e fantascientifico sono riusciti ad uscire dalla propria nicchia e hanno fatto in modo che questi due generi (sintomaticamente ostici per chi non è nerd!) diventino mainstrem, basti vedere i dati d’ascolto di serie tv come Battlestar Galactica, Game Of Thrones o Walking Dead (serie sugli zombie basata su una serie di fumetti!) per non parlare di Doctor Who (serie tra le più longeva in assoluto, infatti è dagli anni sessanta che va avanti [con pause ma è comunque la più longeva!]!) che con una mirabolante rinascita stilistica sta macinando dati d’ascolto su dati d’ascolto (è una delle serie più seguita in Inghilterra!) e se li merita tutti, visto e considerato che è una delle serie meglio fatte nel palinsesto mondiale a oggi.
L’enorme divario tra fantascienza e fantasy sta nel fatto che la fantascienza è più fruibile, il fantasy meno, il fantasy agli occhi dei più è ancora una cosa legata a stretto contatto con il mondo nerd, la fantascienza no, anche se quest’ultima è stata creata e continua ad essere creata da nerd per nerd, ma la fantascienza è più facile (semplificando molto il termine!), un film come Alien lo possono vedere tutti anche se non hanno una conoscenza approfondita sul genere, un film come il signore degli anelli è meno fruibile (anche se ha guadagnato cifre spropositate al botteghino!) anche perché per amare realmente quel film devi avere una conoscenza del mondo del signore degli anelli mica da poco, ed è (secondo me!) questa trilogia che ha aperto il portone per la nuova generazione dei nerd!

I CARTONI ANIMATI NEL VENTENNIO 1980 2000

Come ho già accennato prima, i cartoni animati (poi ribattezzati dalla comunità nerd “Anime”!) sono un fondamentale e costante fisso per il mondo dei nerd, lo fu in maniera più soffice nella generazione precedente ma è in questa generazione specifica che il cartone animato ha un’importanza quasi fondamentale, quelli della mia generazione (nessuno escluso!) ha passato più tempo a guardare i cartoni animati che altro, a differenza della generazione precedente (anche perché i cartoni erano molti meno rispetto alla mia generazione!) la visione dei cartoni animati è aumentata, la mia generazione ha potuto vedere cartoni animati belli e brutti ma il fatto quasi scioccante è che noi li guardavamo tutti, era irrilevante se uno specifico cartone arriva dal Giappone o dall’America l’importante era vederli!
Mi ricordo cartoni animati fatti col culo, brutti, con storie inesistenti e disegnati male, ma nonostante questo si guardavano, un esempio è Bravestar (un cartone animato americano che narrava le gesta di uno sceriffo in un mondo del futuro!)  che aveva una sigla a dir poco meravigliosa ma poi il cartone era realmente orripilante, a parte i cartoni animati americani c’erano i cartoni animati giapponesi…. E sono proprio questi che hanno dato una ragione di vita ai nerd di questa generazione!
L’importanza dei cartoni animati giapponesi nel mondo di questa generazione di nerd è a dir poco fondamentale, è stata questa passione a far si che molte case editrici prendessero in considerazione i manga (primo tra tutti Akira della Glenat e Mangazine [nata come fanzine distribuita nelle poche fiere che c’erano all’epoca!] che ha portato Lamù e May [manga a dir poco grandioso secondo me!] in Italia!), la storia dei cartoni animati giapponesi in Italia però è travagliata, se prima si curava di più il prodotto cartone animato giapponese in questo ventennio si comprano diritti a mani piene senza badare a ciò che il cartone animato dice (Kiss me Licia è un cartone sull’educazione sessuale e F motori in pista è stato uno dei cartoni animati più censurati in Italia, ci sono tagli talmente palese che a guardarlo non si capisce nulla!), all’epoca si comprava ad occhi chiusi, poi si censurava a manetta (famosa la puntata di quasi magia Johny che viene censurata in diretta a causa di una madre preoccupata perché Johny stava per baciare Sabrina!)ma a parte tutte le censure e le cazzate che hanno fatto con le serie questo ventennio può avere la palma d’oro come un periodo di prolificazione estrema del mondo degli anime e dei manga, basti pensare all’esempio dei cavalieri dello zodiaco (che la prima volta che lo hanno trasmesso s’interrompeva a metà della casa del leone, infatti io ho dovuto aspettare anni prima di sapere come finiva quella serie!) o di Dragon ball (che nonostante siano passati quasi vent’anni dalla sua primissima volta messa in onda continua ad avere fans anche tra i giovanissimi!), queste due serie rispetto a tutte le altre hanno avuto un impatto massiccio sulle persone (i cavalieri dello zodiaco dopo anni e anni hanno avuto i loro gadget a volte taroccati a volte no [vi ricordate i giocattoli con le scatole gialle?]!), dragon ball che prima era un prodotto strettamente di nicchia in Italia ha trovato un successo estremo dopo anni (la prima edizione di dragon ball in italiano [e sto parlando del manga!] lo compravano in pochi in primis per poi espandersi, in fin dei conti la star comics ci vive ancora oggi su dragon ball!), se una volta era quasi una “vergogna” ammettere che si guardavano i cartoni animati senza avere più l’età per guardarli (vorrei far vedere il lungometraggio Akira a un bambino…. Giusto per far capire che l’animazione giapponese crea anime per bambini, ragazzini, ragazzi e adulti e non è possibile catalogare tutta la produzione come cartoni animati per bambini!) ora è un vanto o quasi ammetterlo, ma questo è un discorso che toccherò dopo, nella nuova generazione dei nerd!

ED ORA UN PO’ DI FUMETTI

Che che ne dicano il fumetto è legato in modo indissolubile all’Italia (basti pensare alla Bonelli che proprio in questo ventennio ha voluto esplorare nuovi temi come l’horror [Dylan dog!], la fantascienza [Nathan Never!] e questo trend continua tutt’oggi con miniserie o serie annuali!) a parte i vari fumetti italiani targati bonelli in Italia in questo ventennio si ha un’esplosione di nuove case editrici che pubblicano solo fumetti, la Glenat fu la prima a portare fumetti in Italia in questo ventennio in un territorio dove si viveva di fanzine e basta e dove l’essere un nerd era ancora considerata un’offesa, dopo la Glenat (che pubblico per prima Akira di Otomo, un manga che chiunque dovrebbe leggerlo perché è un vero e proprio capolavoro!) ci fu la granata press che riuscì a portare fumetti seri in Italia (Ken il guerriero, o meglio Hokuto no Ken, Lamù, Maison Ikoku e quant’altro!), l’enorme differenza tra la Glenat e la granata era che la prima puntava a un nuovo mercato la seconda a un mercato di nostalgici, infatti, tutte e due le case editrici in Italia sono fallite miseramente (la granata perché ha avuto la malaugurata idea di pubblicare WHS che sono una spesa morta e che non ha attecchito molto in Italia a differenza di ciò che ha fatto la Yamato che pubblica DVD e Blu Ray per nostalgici e sembrerebbe che stia bene!), dopo la granata (e vorrei ricordare che i primi Mangazine non più fanzine erano firmati con coloro che saranno i Kappa Boys!) la prima casa editrice di manga fu la star comics che ha puntato tutto sulla novità, portando in Italia manga poco conosciuti come Oh My Dea, Ghost in the Shell, Tre per tre occhi e quant’altro, per un po’ è andata bene ma poi in America li puzzava il naso!
Tutte le case editrici piccole o grandi hanno subito il colpo della creazione della Marvel Italia (oggi Panini comics!), in pratica tutte le testate della marvel furono prese da tutte le altre case editrici (cosa che a dirla tutta va anche bene , visto e considerato che molte pubblicazioni erano fatte un po’ alla cazzo di cane, tipo gli X-Men della star comics erano più indietro del Wolverine della comic Art!), l’avvento della Marvel Italia fu un vero e proprio Tsunami nell’editoria di fumetti in Italia, molte case chiusero (la comic Art!) altre s’arrampicarono sugli specchi per vivere, puntando su altri fumetti, ma la Marvel Italia fu fin troppo aggressiva e quando comprò i diritti di Spawn (targato Image!) distrusse completamente il mercato, la star comics allora punto tutto sui manga e sui fumetti italiani (gli ultimi fallimentari!), la Marvel Italia quando è nata fu aggressiva sotto tutti i punti di vista, voleva rubare la scena alla bonelli in Edicola (e non ci è riuscita!), ha completamente distrutto il mercato dei manga, comprando a cazzo tutte le nuove uscite riducendo in braghe di tele le altre case editrici, e poi pubblicava la Marvel, ovvero il mondo si spider man e di quant’altro, vendeva bene molto bene ma le cose stavano per cambiare!
La marvel Italia non ha preso in considerazione la Dc (che ha fan agguerriti e incazzosi tra i nerd e io sono uno di questi!), come ho già scritto la storia editoriale della DC in Italia fu altamente tormentata, c’erano pubblicazioni a cazzo fino all’arrivo della Planeta, quest’ultima ha provato in modo sbagliato di far rendere la DC una realtà forte in Italia, non ci è riuscita, togliendo i svariati sbagli di pubblicazione (saghe tagliate a metà e traduzioni a cazzo!) la Planeta ha tenuto duro per un po’ fino all’arrivo della Lion (ovvero l’alastor!) che ha riequilibrato le varie uscite e a oggi sta facendo un lavoro grandioso per la DC comics in Italia, ammetto d’essere di parte perché io amo di più la DC che la Marvel (vogliamo ricordarci le cazzate che ha fatto Morrison sugli X-Men?) ma questo è una cosa personale visto e considerato che adoro green lantern….
Ma le altre case editrici?
Si sono evolute dopo lo Tsunami, alcune hanno chiuse altre no, la star comics ha avuto la fortuna di accaparrassi i diritti per One Peace, un manga che vende, la Magic vivacchia a stento pubblicando cose che vendono poco ma a loro va ben così e poi c’è la Bao, la Bao secondo me ha avuto la fortuna di comprarsi i diritti di certi fumetti che vanno bene nelle fummetterie e quindi vende bene, la loro strategia è geniale, pubblicano poche coppie di un fumetto e quest’ultimo va esaurito in poco tempo (a parte le svariate versione del bone integrale che a mio parere è un flop estremo!) le altre case editrici vivono o meglio sopravvivono,  la Marvel Italia è morta per rinascere come la panini comics, la Planeta in Italia è stata sbattuta fuori (e a ben donde visto le stronzate che hanno fatto con la notte più profonda!)  per dare spazio alla Lion, la Star comics vivacchia con i manga, in pratica una generazione deve lasciare il timone ad altri, ed è qui in questo preciso momento che l’epoca d’oro dei nerd finisce per dare ad una nuova generazione, la generazione dei nerd di moda!

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