giovedì 21 febbraio 2013

B. in Bovisa!

Ho vissuto per la bellezza di ventiquattro anni in una zona che a dirla tutta ho sempre odiato (più che odio, a dirla tutta, la sopportavo stoicamente come un diverso in una zona dove non c'entravo nulla!) la Bovisa, un quartiere che all'epoca della mia infanzia (i brillanti anni ottanta/novanta!) faceva paura a molti, io sinceramente non ho mai sentito questa paura ma tant'è, quando ero piccolo la zona che ha visto i miei natali faceva letteralmente cagare, senza se e senza ma, poi è arrivata la facoltà di architettura (con la conseguenza di zombie rincoglioniti che pensano solo a fare progetti irrealizzabili [si non mi garbano molto chi è architetto!]!) e la Bovisa si è trasformata in una zona figa, benissimo ma la zona "figa" non ha dimenticato i suoi personaggi tipici (cazzo ho abitato per ventiquattro anni in quella zona e ora vivo in tutt'altra zona e anch'essa è stracolma di personaggi [ho già scritto un post sul tipo che osserva e ne avrei da scrivere su molti altri!]!) e uno di questi e B. (se scrivessi il nome capirete molto delle sue pendenze politiche o le pendenze politiche dei suoi genitori!)!
Ho conosciuto B. al bar di Marcello (che tra le altre cose è uno dei pochi che salverei da un'apocalisse ma lui lo sa!), a primo acchito mi è sembrato un povero pirla (e la cosa non è cambiata a dirla tutta!), come potrei descrivere B.? Ok, è originario dell'isola conosciuta come Sicilia (come il mio cognome tra le altre cose!), balbetta in modo vistoso ed è enorme, diciamo che fa quasi paura!
Sinceramente parlando non so bene che lavoro faccia (so che viene a tagliarsi i capelli dal mio parrucchiere!), a sentire le voci, è una persona che s'arrangia (non ho mai ben capito cosa volesse dire!), in pratica lavora, o meglio sembra che lo faccia, ora meravigliosi lettori vi starete chiedendo il perché ho voluto scrivere di una persona che in fin dei conti non conosco bene (a parte il nome e il suo presunto curriculum!), ne voglio scrivere perché bene o male chi dovesse venire in Bovisa lo vedrebbe, a fare cosa non si sa, ma lo vedrebbe, e fidatevi lo riconoscereste dal primo sguardo!
La cosa (chiamiamola ispirazione o folgorazione di Calliope [ovvero la musa per eccellenza della scrittura!], fate voi!) che mi ha spinto a scrivere di lui è che parla in siciliano quasi stretto e balbetta, insomma parla un suo idioma ed è solo suo, so di certo che in pochi lo capiscono ma lui parla e parla...
Meravigliosi lettori occasionali e non questo è solo il secondo personaggio che ha attratto la mia attenzione da pseudo scribacchino.... ne arriveranno molti altri ma molti davvero!
     

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