mercoledì 4 aprile 2012


-Il suicidio del sistema Vol. 3 10 “Un suggerimento”-


Ho aspettato molto prima di scrivere questo suicidio del sistema, non perché non sapessi cosa scrivere, ma bensì perché il tema che andrò a trattare è a dir poco delicato e spinoso, voglio parlare infatti d'Israele e della Palestina e sopratutto vorrei parlare di una possibile risoluzione alla guerra che ormai sono decenni che infuria in quel paese.
Il problema di base è la striscia di Gaza, ovvero un terreno come gli altri, non c'è petrolio ne altro ma i palestinesi la vogliono lo stesso, benissimo e a quanto ne so giustissimo ma ci sono i coloni, ovvero quei israeliani che decenni e decenni fa hanno deciso bene di andare a colonizzare la famosa striscia e dal deserto che era hanno creato un luogo abitabile (come è successo per Tel Aviv!), i coloni giustamente dicono :”Cacchio io ho creato qualcosa dal nulla e ora devo lasciare tutto?”, non hanno tutti i torti neanche loro a vederla bene (e sono proprio i coloni la spina nel fianco d'Israele!), una grandissima pecca degli israeliani è che non conoscono bene la storia o meglio la loro storia la conoscono perfettamente ma tutto ciò che esce dal loro orticello storico non la vogliono conoscere; può esistere una soluzione a questo conflitto?
Secondo me si ed è una soluzione pacifica senza spargimenti di sangue inutile, semplicemente i coloni dovrebbero fare come i russi contro Napoleone, i palestinesi vogliono quella striscia di terra?
Benissimo, si rasa al suolo tutto e si riporta quella terra a come l'avevano trovata, ovvero quattro pietre e basta, i coloni come sono riusciti a creare qualcosa su quella terra possono farlo benissimo da un'altra parte all'interno d'Israele.
Sarebbe semplice vero?
E invece no, non è così semplice, non lo è perché deduco che i palestinesi vorrebbero che i coloni se ne andassero e basta lasciando tutto com'è, forse sbaglio non dico di no ma sono convinto di questo ed è proprio per questo che credo che la guerra tra Palestina e Israele continuerà ancora per molto o almeno fino a quando una delle due nazioni non viene distrutta.
Molti mi criticheranno (lo già preventivato!), molti mi diranno che non ho parlato dei bambini palestinesi che vengono uccisi, delle bombe di Israele contro i sassi palestinesi (ovvero uno scontro impari!), del famigerato muro della vergogna costruito per cercare di ridurre gli attentati terroristici (ma non è servito a molto a quanto pare!), so di certo che molti mi criticheranno perché non ho preso una posizione chiara ovvero se sto con Israele o con la Palestina, lo so non ho preso una posizione chiara anche perché ho cercato di essere il più distaccato possibile, visto il tema che ho trattato, se cominciavo a parlare dei bambini e delle bombe e tutto il resto la mia imparzialità sarebbe andata a farsi friggere quindi è proprio per questo che non ne ho parlato e non ne parlerò in futuro! 

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